Obiettivi formativi
L’obiettivo primario del modulo è di fornire i basilari strumenti archivistici e bibliografici per l’analisi e per la comprensione dei documenti storici e dei testi storiografici sull’architettura (1° descrittore di Dublino), capacità che richiede approcci multipli e metodi d’analisi differenziati, pur nel costante rispetto dell’unità della storia (2° descrittore).
Lo studente dovrà: saper utilizzare la «piattaforma» di conoscenze acquisite per raggiungere un autonomo e maturo giudizio critico (3° descrittore); padroneggiare il corretto uso della terminologia disciplinare (4° descrittore); dimostrare di aver approfondito in maniera autonoma e originale la capacità di collegare informazioni bibliografiche e documentarie per ricostruire la complessità di una vicenda architettonica (5° descrittore).
Contenuti dell'insegnamento
Giunto all’ultimo anno, lo studente ritorna alle discipline storiche per affinare i propri strumenti di analisi critica e di sintesi storiografica, in vista della redazione della tesi di laurea e dell’esercizio consapevole della professione. Il corso integrato intende offrire strumenti critici e operativi per la ricerca archivistica e bibliografica in ambito storico-architettonico.
Una bibliografia specifica sui temi di metodo e didattica della storia dell'architettura è proposta per gli aspiranti ai cfu/cfa ex DLgs 59/2017.
Bibliografia
TESTI OBBLIGATORI:
1. M. BLOCH, Apologia della storia o Mestiere di storico, Torino, Einaudi, 1998 o edizioni sgg. (Piccola Biblioteca Einaudi, Nuova serie Storia, 460), 248 pp.
2. U. ECO, Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche, Milano, Gruppo Editoriale Fabbri – Bompiani, Sonzogno, Etas spa, 1977 o edizioni sgg., 250 pp.
3. L. FEBVRE, Problemi di metodo storico, Torino, Einaudi, 1976 o edizioni sgg., (Reprints Einaudi, 98), 187 pp.
TESTI OPZIONALI:
(2 per programma da frequentanti; 5 per programma da non frequentanti)
4. C.A. AGUIRRE ROJAS, Manuale di storiografia occidentale dal marxismo alla microstoria italiana, Roma, Aracne, 2010 (A14, 348), 184 pp.
5. E.H. CARR, Sei lezioni sulla storia, a cura di R.W. Davies, Torino, Einaudi, 2000 (Piccola Biblioteca Einaudi, Nuova serie Storia e geografia, 37), 166 pp.
6. F. CELLINI et alii, Didattica dell’architettura e didattica delle arti, Roma, Carocci, 2000 (Ricerche di storia dell’arte, 1999.69), 96 pp.
7. A. CHASTEL, L’uso della storia dell’arte, Roma-Bari, Laterza, 1982 (Biblioteca di cultura moderna, 859), 224 pp.
8. Dall’analogico al digitale: modelli e metodi per lo studio e la conservazione dell’architettura storica, a cura di G. Beltramini e M. Gaiani, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2000 (Quaderni / Centro di ricerche informatiche per i beni culturali, 10), 195 pp.
9. F. CELLINI et alii, Didattica dell’architettura e didattica delle arti, Roma, Carocci, 2000 (Ricerche di storia dell’arte, 1999.69), 96 pp.
10. R. DE FUSCO, Storia e struttura. Teoria della storiografia architettonica, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1970 (L’Acropoli, N.S., 12), 239 pp.
11. C. GINZBURG, Spie. Radici di un paradigma indiziario, in Crisi della ragione, a cura di A. Gargani, Torino, Einaudi, 1979, pp. 57-106 [50 pp.]
12. La storia dell’architettura: problemi di metodo e di didattica, atti del convegno (Firenze 1974), a cura di G. Orefice, G.C. Romby, Firenze, Istituto di storia dell’architettura - Università degli studi di Firenze [1976], 229 pp.
13. S. SETTIS, Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili, Torino, Einaudi, 2017 (Vele, 126), 164 pp.
14. L. VENTURI, Storia della critica d’arte, Torino, Einaudi, 1964 o edizioni sgg. (Piccola Biblioteca Einaudi, 38), 332 pp.
Metodi didattici
Lezioni ex cathedra in aula con proiezioni di immagini e attività seminariali.
Modalità verifica apprendimento
Esame orale con esercitazione di schedatura bibliografica.
Le prime domande sono indirizzate a verificare la conoscenza dei temi basilari del programma (1° descrittore di Dublino) e le elementari capacità di collegamento tra essi (2° descrittore). Il secondo gruppo di domande valuta nel dettaglio: il grado di autonomia di giudizio (3° descrittore); la capacità di assimilare e padroneggiare adeguatamente il corretto uso della terminologia disciplinare (4° descrittore); la padronanza di collegare in maniera autonoma e originale i fenomeni e di decodificare la complessità della storiografia architettonica (5° descrittore).