PSICOLOGIA DEI CONFLITTI E DELLA VIOLENZA FAMILIARE
cod. 1006636

Anno accademico 2021/22
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Nadia MONACELLI
Settore scientifico disciplinare
Psicologia sociale (M-PSI/05)
Ambito
Psicologia sociale e del lavoro
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
42 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso di propone di favorire:
• L’ acquisizione della capacità di lettura delle dinamiche conflittuali e di definizioni di possibili strategie di intervento.
• L’ acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione relative alle componenti psicologiche che derivano dalla disparità di genere.
• L’ acquisizione di conoscenze e capacità di comprensione relative alle conseguenze psicologiche dei maltrattamenti ripetuti (legami traumatici)
• Acquisizione della capacità di riconoscere la violenza domestica, di accogliere e sostenere le vittime e di progettare interventi efficaci volti alla loro protezione e al ristabilimento di una condizione esistenziale autonoma e dignitosa.
• La capacità di definire un progetto di presa in carico tenendo conto delle esigenze e dei diritti dei destinatari e delle risorse disponibili sia "nelle" persone che nel contesto.
• L’acquisizione della capacità di applicare le conoscenze, capacità di comprensione e abilità nell'affrontare problemi a tematiche nuove o non familiari, considerando contesti di intervento diversificati (pubblico/privato/associazionismo, scuola/servizi sanitari, ecc.).
• L’acquisizione della capacità di riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle conoscenze e dei giudizi;
• L’acquisizione della capacità di riconoscere e gestire la complessità sapendo completare le informazioni limitate o incomplete a partire dalle risorse offerte dal contesto e dagli interlocutori presenti.
• L’acquisizione della capacità di comunicare a interlocutori specialisti e non specialisti le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, in modo chiaro e privo di ambiguità

Prerequisiti

Conoscenze di psicologia sociale, psicologia delle dinamiche familiari e tutela minori.

Contenuti dell'insegnamento

- La prima parte del corso affronta la questione del conflitto nell’ambito della famiglia focalizzandosi sul conflitto nella coppia.
La coppia è pertanto il contesto relazionale a partire dal quale è sviluppata l’analisi delle dinamiche conflittuale e delle possibili metodologie di gestione dei conflitti.
- La seconda parte del corso affronta il tema della violenza come forma estrema di espressione del conflitto e della sopraffazione. La violenza sarà qui considerata come violenza di genere e ci porterà pertanto a circoscrivere i casi alle coppie eterosessuali.
Rappresentando un esempio paradigmatico del rapporto gerarchico fra gruppi sociali, la differenza di genere sarà studiata come espressione di strutture valoriali, sistemi di significati, relazioni economiche e di potere.
Saranno delineati e discussi il ruolo e le competenze che la figura professionale dello psicologo può assumere nell’accogliere e nell’accompagnare le donne vittime di violenza domestica o che soffrono di un grave disagio familiare. Le strategie di intervento riguarderanno sia il sostegno diretto alla vittima sia i rapporti con i diversi interlocutori istituzionali che necessariamente intervengono nel percorso di protezione.

Programma esteso

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Bibliografia

1) Mazzei D., Neri V. (2017). La mediazione familiare. Il modello simbolico trigenerazionale. Milano: Raffaello Cortina Editore

2) [Fino a sessione gennaio-febbraio 2022] Reale E. (2011). Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. II. Criteri, metodi e strumenti per l’intervento clinico. Milano: Franco Angeli.
2) [A partire da giugno 2022] Monacelli N. (2022). Donne e madri vittime di violenza. Dalla retorica dell’aiuto alla responsabilità dell’intervento. Bergamo: Edizioni Junior

3) Malaguti E. (2005). Educarsi alla resilienza. Trento: Erickson
4) Fleckinger A (2020). The Dynamics of Secondary Victimization: When Social Workers Blame Mothers. Research on Social Work Practice, XX(X),1-9
5) Lapierre S. (2010).Striving to be ‘Good’ Mothers: Abused Women’s Experiences of Mothering. Child Abuse Review Vol. 19: 342–357

Metodi didattici

Il corso prevede ( quando è in modalità presenziale) lezioni frontali, lavori di gruppo, analisi di video e simulate, interventi di professionisti.

Modalità verifica apprendimento

La verifica prevede due modalità a scelta dello/a studente/ssa:
1) un'interrogazione orale verte sulla bibliografia obbligatoria e sui contenuti delle lezioni. L'esame orale è finalizzata alla valutazione dell’autonomia di giudizio, del senso critico e della capacità di affrontare le problematiche affrontate durante il corso.

OPPURE

2) Lo/a studente/ssa può concordare con il docente un argomento relativo a uno di quelli trattati durante il corso e quindi predisporre una comunicazione scientifica di 10 min sulla base di due articoli scientifici. Questa modalità richiede, in ogni caso, la conoscenza dei contenuti teorici presentati durante il corso.

Il voto finale dell’esame è dato dalla somma di tre voti parziali su base 10 ottenuti alla prova orale.

1) conoscenze teoriche (10/10)
2) capacità metodologiche nella definizione dei bisogni e delle ipotesi di intervento (10/10)
3) capacità di valutare il proprio ruolo e il suo impatto nel processo di intervento.(10/10)

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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