GIORNALISMO ENOGASTRONOMICO
cod. 24326

Anno accademico 2018/19
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Mariagrazia VILLA
Settore scientifico disciplinare
Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08)
Ambito
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
21 ore
di attività frontali
3 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine del corso si attende che lo studente sia in grado di:
 possedere le conoscenze teorico-culturali per comprendere il giornalismo enogastronomico, sia digitale sia “analogico”;
 scrivere un articolo giornalistico, utilizzando tutti gli strumenti della food writing, che è una tecnica di scrittura professionale che unisce in sé più generi giornalistici e mira a raccontare il cibo e il vino in modo creativo, sinestesico e coinvolgente, non limitandosi a dare solo informazioni;
 analizzare e valutare, con autonomia di giudizio e capacità critica, la qualità di un articolo giornalistico in ambito food & beverage, per capire se il testo unisca contenuti informativi a una forma capace di colpire l’attenzione del lettore e lasciare il segno;
 entrare in relazione con i media in modo professionale e deontologicamente corretto, anche in un’attività di ufficio stampa;
 sapere come agire in un contesto di tipo giornalistico, imparando a modificare le proprie modalità comunicative per rispondere agli obiettivi del pubblico e dei committenti (editori o aziende di food & beverage).

Prerequisiti

Nessuno

Contenuti dell'insegnamento

L’insegnamento è una “palestra di scrittura” dall’intento professionalizzante, dove la teoria si allena alle parallele della pratica, attraverso una serie di esercizi di scrittura e la testimonianza in aula di alcuni giornalisti enogastronomici. Si articola in una serie di moduli teorico-pratici che, partendo da un inquadramento generale sulla food writing e sulla professione del giornalista, si concentra sul giornalismo enogastronomico e sulle sue caratteristiche, finalità e risorse specifiche.

Programma esteso

Il programma dell’insegnamento affronterà i seguenti punti:
 La food writing: identikit di una scrittura professionale che contiene in sé diversi generi.
 I principali ambiti d’azione: editoria, giornalismo, marketing, turismo.
 Gli obiettivi fondamentali di un food writer: dall’originalità alla capacità di engagement.
 Le qualità specifiche della scrittura enogastronomica: sensi, emozione, ricordo.
 Il giornalismo: definizione, generi e linguaggio.
 L’informazione nel terzo millennio: giornalismo online, transmedialità e rapporto con i social media.
 I ferri del mestiere: fonti, notizie, macchina redazionale.
 La scrittura è viva (e non vegeta): dalle 5 W alla SEO, dalla storia allo storytelling.
 Deontologia ed etica della comunicazione giornalistica: carte, codici, principi.
 Il giornalista enogastronomico: definizione e caratteristiche salienti.
 Gli strumenti specifici: importanza del visual journalism.
 I diversi articoli in tavola: dalla divulgazione culinaria alla recensione, al comunicato stampa.
 Le parole chiave per acquisire professionalità: dall’attendibilità alla verità.
 Free lance food journalism: come andare a caccia di storie e scrivere una query letter.
 Nuove forme di giornalismo enogastronomico: dal brand journalism al native journalism, dallo slow journalism all’hyper-local journalism.
 Food blogging: come aprire e mantenere nel tempo un food blog d’informazione.
 La responsabilità morale del food journalism: promuovere crescita sostenibile, giustizia alimentare e alimentazione consapevole.
 I valori-guida per un buon food journalism: dalla completezza narrativa allo spirito di servizio

Bibliografia

Fondamentale
Villa M., Professione Food Writer. Ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e à la coque, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2018

Facoltativa
Babudro, P., Manuale di scrittura digitale creativa e consapevole, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2016
Barbano A., Manuale di giornalismo, Laterza, Roma-Bari 2012
Carrada L., Il mestiere di scrivere, Apogeo, Milano, 2013
Fabris A. (a cura di), Guida alle etiche della comunicazione, Edizioni ETS, Pisa, 2011
Jacob D., Will Write for Food. The Complete Guide to Writing Cookbooks, Blogs, Reviews, Memoir, and More, Da Capo Press, Cambridge, 2010.
Mazzocco D., Giornalismo online. Crossmedialità, blogging e social network, Centro di Documentazione Giornalistica, Roma 2014
Schianchi P., #visual journalist. L’immagine è la notizia, FrancoAngeli, Milano 2018
Sorrentino C. e Bianda E., Studiare Giornalismo. Ambiti, logiche, attori, Carrocci, Roma, 2013
Villa M., Il giornalista digitale è uno stinco di santo. 27 virtù da conoscere per sviluppare un comportamento etico, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2018
Durante le lezioni, saranno suggeriti agli studenti anche testi per eventuali approfondimenti individuali, in base all’argomento scelto per l’esercitazione

Metodi didattici

Il corso consta di:
 lezioni frontali con l’utilizzo di strumenti multimediali, alternate ad altre, di stampo euristico-socratico, in cui viene sollecitato il contributo attivo degli studenti, attraverso la discussione collettiva e il confronto;
 casi-studio, presentati e analizzati criticamente;
 esercitazioni in aula, da svolgersi in gruppo o singolarmente;
 testimonianze in aula da parte di giornalisti enogastronomici ed esperti di comunicazione.
Le slide utilizzate a supporto delle lezioni verranno caricate con cadenza settimanale sulla piattaforma Elly; per scaricarle, sarà necessaria l’iscrizione al corso on line.
Le slide costituiscono parte integrante della bibliografia fondamentale, pertanto si consiglia agli studenti non frequentanti di scaricare il materiale didattico dalla piattaforma Elly e di seguire le indicazioni fornite dalla docente tramite la piattaforma stessa.

Modalità verifica apprendimento

La valutazione sommativa dell’apprendimento prevede due momenti:
 un colloquio orale sugli argomenti trattati durante il corso (slide scaricabili dalla piattaforma Elly) e il testo indicato nella bibliografia fondamentale (questo incide per il 60% sulla valutazione finale);
 la presentazione di un’esercitazione a tema svolta dal singolo studente (questa incide per il restante 40%).

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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