Obiettivi formativi
Al termine dell'insegnamento lo studente possiede le informazioni di base per ricostruire i quadri concettuali e utilizzare gli strumenti alla comprensione delle processualità storiche legate all’alimentazione. La conoscenza del linguaggio e dei rituali connessi al cibo consente di acquisire una visione complessa dei fenomeni alimentari entro l’influenza della dialettica fra localismo e globalizzazione. Nella prima parte del corso (fino alla prova intermedia) il lavoro mira a consentire la contestualizzazione delle forme di produzione e consumo alimentare nel tempo. Nella seconda parte gli studenti acquisiranno le competenze necessarie a svolgere un semplice lavoro di ricerca per la produzione di un breve saggio (prova finale del corso per gli studenti frequentanti).
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti dell'insegnamento
Contenuti
Le vocazioni agronomiche e/o produttive, le cucine del territorio sono sempre esistiti? O sono il frutto di un processo di cui conosciamo, oggi, solo gli esiti che si trovano davanti ai nostri occhi?
Il corso si propone di analizzare l’evoluzione della produzione, dei consumi, degli scambi e dei modi di trasformare il cibo nelle diverse epoche storiche. La disamina, aperta a una prospettiva globale che rimane sullo sfondo, si concentrerà sulla storia del continente europeo e americano; con un approfondimento dedicato, in particolare per XIX e XX secolo, all’Italia.
Sequenza degli argomenti (prima parte del corso, fino alla prova intermedia).
• Introduzione: cibo e cultura
• La rivoluzione neolitica/Miti fondativi/Piante di civiltà
• Mediterraneo: la triade frumento/ulivo/vite
• Il Medioevo europeo
• Lo scambio colombiano
• Il Settecento e le trasformazioni dei consumi
• Dal Settecento al Novecento: il caso italiano (classe, genere, territorio e nazione)
• La cucina migrante: cibo, migrazioni e identità
• Le guerre mondiali
• Il boom economico: una nuova realtà per gli italiani
• Slow Food
Programma esteso
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Bibliografia
PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI
Massimo Montanari, L’identità italiana in cucina, Roma-Bari, Laterza, 2010.
Agnese Portincasa, Scrivere di gusto. Una storia della cucina italiana attraverso i ricettari (1766-1943), Bologna, Pendragon, 2016.
PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI
Testo obbligatorio: Fabio Parasecoli, Al dente. Storia del cibo in Italia, Gorizia, LEG, 2015.
Un testo a scelta fra:
Alberto Capatti, Massimo Montanari, La cucina italiana. Storia di una cultura, Roma-Bari, Laterza, 2005.
Felipe Fernandez-Armesto, Storia del cibo, Milano, Bruno Mondadori, 2012.
Alberto Capatti, Storia della cucina italiana, Milano, Tommasi, 2014.
Metodi didattici
La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali supportate dall’utilizzo di materiali multimediali (immagini, video di fiction e/o di repertorio o documentaristici, tabelle, grafici, documenti).
La seconda parte del corso prevede un intervento più attivo degli studenti nell’analisi e discussione dei documenti oggetto di approfondimento.
Modalità verifica apprendimento
PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI
Alla fine della prima parte del corso è prevista un'esercitazione intermedia di verifica nella quale le conoscenze acquisite saranno valutate con due domande aperte (in una rosa di tre). Ogni domanda avrà un valore di 15 punti. La valutazione avverrà tenendo conto della capacità di apprendimento critico e di adeguatezza ed efficacia del linguaggio utilizzato (durata della prova: 60 minuti).
Prova finale del corso sarà la scrittura di un breve saggio di 5 cartelle (10-12.000 caratteri, spazi e note inclusi). I criteri di valutazione della prova finale saranno esplicitati nel corso delle lezioni propedeutiche al lavoro di ricerca e scrittura.
La media ponderata fra le due prove coinciderà con il voto finale.
PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI
Prova orale.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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