IMMAGINE DEL CIBO NELLA CULTURA CONTEMPORANEA
cod. 1008458

Anno accademico 2020/21
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Tommaso LUCCHETTI
Settore scientifico disciplinare
Storia dell'arte contemporanea (L-ART/03)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
42 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine del corso lo studente conosce i lineamenti di Storia dell’arte moderna e contemporanea dal Rinascimento sino alla fine del Novecento, con un’ottica mirata ed esclusiva impostata su tutte le raffigurazioni ed espressioni visive che coinvolgono a vario titolo il cibo o la mensa, in tutti gli aspetti della cultura alimentare, del patrimonio gastronomico, e delle arti e pratiche conviviali.
L’intento è non solo avere la conoscenza dei principali repertori e modelli figurativi veicolati agli alimenti ed alla tavola, ma saper utilizzare le immagini e gli oggetti d’arte del passato come testimonianze della cultura gastronomica di epoche e contesti differenti, e capire in che modo possono documentare la storicità dei prodotti tipici e delle preparazioni tradizionali, e quindi utilizzare la documentazione iconografica come fonte e strumento per la ricostruzione storica del cibo e della mensa. Si vuole poi far capire in quale modo il cibo stesso non solo sia oggetto di raffigurazioni nelle arti visive, ma possa essere tramite ed elemento stesso per le creazioni artistiche ed invenzioni ornamentali in applicazioni decorative come la pasticceria, la presentazione dei piatti, le apparecchiature e le cerimonie conviviali, trasformando pertanto il materiale commestibile in mezzo espressivo

Prerequisiti

Data la specificità degli argomenti trattati, la frequenza alle lezioni è consigliata a tutti, in particolare agli studenti che provengono da studi superiori in cui Storia dell’Arte non è tra le materie d’insegnamento; anche per questo è considerato obbligatorio come supporto di base alla preparazione di questo esame un qualunque manuale di storia dell’arte tra quelli adottati nei licei e negli istituti professionali che richiedono lo studio di questa disciplina.

Contenuti dell'insegnamento

Elementi di base di Storia dell’Arte Antica e Medievale, e lineamenti di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea dalla metà del XV secolo sino alla fine del Novecento. Le principali tipologie di beni culturali e la loro importanza nelle indagini della cultura del cibo nel tempo, e della sua valorizzazione. Individuazione delle espressioni artistiche che propongono alimenti e tavole come soggetti e temi delle raffigurazioni, e che impiegano anche materiale commestibile come mezzo espressivo. Metodologie di analisi ed interpretazione dell’immagine del cibo come veicolo per la ricostruzione storica dell’alimentazione, della cultura gastronomica, dell’arte conviviale. Significati e simbologie dei vari cibi e dei corredi da mensa. Tecniche e finalità di narrazione e comunicazione visiva legate all’immaginario agro-alimentare, al patrimonio enogastronomico, ed alla ritualità dei banchetti

Programma esteso

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Bibliografia

• Un manuale di Storia dell’Arte (si segnalano tra gli altri i libri di testo di Giulio Carlo Argan, o Cricco-Di Teodoro, o Briganti-Bertelli-Giuliano)

• materiali del corso forniti in itinere dal docente e pubblicati in piattaforma “Elly”

• I seguenti testi:
G. Barbieri, A tavola con Dio: riti della mensa nella pittura d’età moderna, in Cultura del cibo, a cura di M. Montanari, F. Sabban, A. Capatti, vol. IV, a cura di M. Montanari, Torino, Utet, 2015
L. Corraia, Svelare i sensi celati: il cibo nella pittura di mercato, in Cultura del cibo, a cura di M. Montanari, F. Sabban, A. Capatti, vol. IV, a cura di M. Montanari, Torino, Utet, 2015
T. Lucchetti, La cucina, la tavola, le arti plastiche, in Cultura del cibo, a cura di M. Montanari, F. Sabban, A. Capatti, vol. IV, a cura di M. Montanari, Torino, Utet, 2015
S. Malaguzzi, Arte e vino, Giunti-Art&Dossier, n. 268, luglio-agosto 2010
S. Malaguzzi, Arte e cibo, Giunti-Art&Dossier, n. 200, giugno 2013
A. Veca, La natura morta, Giunti-Art&Dossier (ne esistono due edizioni, la più antica è la n. 46)
Si segnala come questi testi, oltre che disponibili nelle librerie e nelle copisterie universitarie, sono consultabili a disposizioni degli studenti nella biblioteca del dipartimento.
Eventuali altri testi di lettura ed integrazione verranno segnalati e forniti dal docente direttamente sulla piattaforma di “Elly”

Metodi didattici

Lezioni frontali con l’ausilio della proiezione di riproduzioni di opere d’arte e la lettura commentata di brani scritti di artisti quali documenti e fonti testuali, assieme a riflessioni di storici e studiosi di arte. I materiali didattici utilizzati durante le lezioni saranno caricati in piattaforma “Elly”.

Modalità verifica apprendimento

La prova d’esame consiste in una prima parte dedicata alla verifica della conoscenza del programma di studio generale, ed in un secondo tempo in una ricerca libera come saggio pratico di indagine svolta su un argomento a scelta dello studente.
La prima parte consiste in una prova scritta strutturata in quindici domande a risposta multipla e tre domande aperte; questa prima fase di verifica
ha lo scopo di valutare il grado di apprendimento raggiunto dagli studenti, in particolare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati nel corso, la capacità di contestualizzare cronologicamente le tematiche, l’abilità di comunicare utilizzando una terminologia specifica.
Superato questo parziale scritto lo studente invierà al docente il proprio lavoro di ricerca, che approvato previa richiesta di correzioni, e poi valutato arriverà a formulare la votazione finale complessiva dell’esame.
Questa tesina deve consistere al minimo in tre pagine, e va corredata di bibliografia, che comprenda anche la lettura e consultazione di testi appositamente ricercati e consultati in biblioteca, e non sia solo formata dalla navigazione generica su siti web. La ricerca deve, partendo dall’analisi descrittiva (di stile e contenuto) di un’opera d’arte, o di una foto storica (almeno 50 anni), o di un qualunque manufatto con elementi decorativi o artistici, riflettere su come l’oggetto in esame riesca a documentare aspetti storici del cibo e della mensa. E’ sempre comunque auspicabile che lo studente proponga preliminarmente il soggetto scelto per approvazione al docente.
Gli studenti possono iscriversi al’esame utilizzando ESSE3.

Altre informazioni

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