STORIA E TEORIA DELLE ESPOSIZIONI E DEGLI ALLESTIMENTI
cod. 1001893

Anno accademico 2018/19
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Storia dell'arte contemporanea (L-ART/03)
Field
Discipline storico-artistiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Obiettivo primario del corso è quello di fare acquisire allo studente, attraverso l'analisi di alcuni casi di studio, la conoscenza delle linee principali della storia delle esposizioni dalla metà dell’800 a tutto il ‘900, stimolando una analisi multidisciplinare necessaria per la comprensione di un fenomeno complesso come quello espositivo. Le conoscenze della storia delle arti dovranno essere integrate infatti con quelle della storia delle pratiche progettuali e con una conoscenza e comprensione dei rispettivi dibattiti storiografici.
Conoscenze e capacità di comprensione:
Lo studente al termine del corso dovrà essere in grado di analizzare il fenomeno espositivo, individuando i differenti piani di lettura necessari per comprendere il ruolo del curatore, quello del progettista di allestimento e quello, infine, dei promotori o committenti delle esposizioni, individuando la letteratura di riferimento all’interno delle discipline della storia dell’arte, della architettura e del design e della progettazione.

Conoscenze e capacità di comprensione applicate:
le attività condotte nell’ambito del corso, dalle lezioni, alle esercitazioni, allo studio individuale, consentiranno allo studente di acquisire gli strumenti necessari alla lettura del fenomeno espositivo, in termini storico-critici, ma anche alla definizione di progetti curatoriali.
Autonomia di giudizio:
lo studente si confronterà con una letteratura legata alle tematiche affrontate dal corso articolata e stratificata e questo gli consentirà di maturare capacità di analisi e valutazione, oltre che una metodologia della ricerca necessaria al lavoro di tesi.
Abilità comunicative:
grazie alla stesura e alla presentazione di una breve relazione su un tema concordato all’inizio del corso, lo studente rafforzerà le capacità di argomentazione e di discussione che si verificheranno nei momenti di lavoro e di confronto di gruppo.
Capacità di apprendere:
grazie alla impostazione del corso lo studente sarà condotto a sviluppare strumenti di analisi e di ricerca.

Prerequisiti

Conoscenza della storia dell'arte contemporanea e dell'architettura contemporanea

Contenuti dell'insegnamento

Il corso si baserà sulla analisi di casi di studio che documentano la storia delle esposizioni dalla metà dell’800 a tutto il ‘900. I problemi che si intendono mettere in luce sono quelli del ruolo del progetto di allestimento in relazione alla tipologia delle esposizioni (non ci si limiterà, quindi, ad analizzare le esposizioni artistiche, ma si partirà dalle esposizioni universali come luogo del trionfo della merce), e quindi la centralità del progetto di curatela e di selezione ed organizzazione degli ‘oggetti’. Si cercherà anche di individuare i tempi e le modalità di incidenza tra la creazione di ‘ambienti’ e allestimenti nell’ambito delle ricerche artistiche del Novecento, ed il progetto allestitivo in senso stretto.

Programma esteso

Il ruolo delle esposizioni universali rispetto al dibattitto sugli spazi espositivi e sulla nascita del museo sarà verificato attraverso l’analisi delle esposizioni universali a partire da quella di Londra del 1851.
Di avanguardie e esposizioni si parlerà analizzando le esposizioni surrealiste di Parigi, da un lato e l’irrompere della lezione costruttivista.
Parigi 1937 e New York 1939 saranno casi presentati per affrontare i temi legati al rapporto con il pubblico e alla ‘esplosione’ di nuovi media come fotografia e cinema.
Gli anni Cinquanta, anni della democratizzazione e della ricostruzione, saranno analizzati attraverso la istituzione di Kassel messa a confronto con le mostre italiane del dopoguerra.
Anni Sessanta e Settanta: nuova museologia e dibattito sulle esposizioni in Italia attraverso le Biennali di Venezia 1970-78, le Triennali di Milano, con confronti con la scena internazionale.

Bibliografia

S. Zuliani, Esposizioni: emergenza della critica d'arte, Mondadori 2012
R. Pinto, Nuove geografie artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione, postmedia 2012
F. Zanella, Esporsi, Scripta 2012
V. Strukelj - F. Zanella, Dal progetto al consumo: le arti in mostra nell'Italia dell'Ottocento, mup 2011
A. Negri, L'arte in mostra, Milano 2011
A.C. Cimoli, Musei effimeri: allestimenti di mostre in Italia, 1949-1963, Milano, Il saggiatore, 2007
S. Polano, Mostrare, Lybra immagine 1988
Allestire/exhibit design, in “Rassegna” n.10 1982

Metodi didattici

L’inquadramento metodologico rispetto al ruolo delle esposizioni e del progetto di allestimento nel dibattito storico-artistico sarà tracciato attraverso lezioni frontali che saranno affiancate da esercitazioni e da momenti di attività seminariale nel corso dei quali gli studenti inizieranno ad elaborare una ipotesi di ricerca che sarà oggetto della valutazione finale.

Modalità verifica apprendimento

Si prevedono verifiche periodiche del lavoro di ricerca assegnato, con una presentazione finale della relazione prima dell’esame orale finale, secondo un calendario concordato tra studenti e docente.
L’esame finale orale consisterà nella verifica delle conoscenze delle linee della storia delle esposizioni, attraverso i casi studio presentati a lezione, nell’analisi della letteratura critica indicata nella bibliografia di base e nella discussione di un elaborato scritto su un tema di ricerca individuato durante lo svolgimento del corso. Lo studente dovrà dimostrare capacità di impostare correttamente la ricerca, indicando le metodologie di indagine, definendo l’inquadramento storico critico del tema individuato. La relazione dovrà inoltre contenere ipotesi critiche dello studente rispetto alla letteratura indagata e ai documenti analizzati.
La valutazione terrà conto del percorso di elaborazione e di verifica in itinere della relazione e della versione scritta della tesina che dovrà essere inviata al docente almeno una settimana prima della prova orale, e quindi dell’esito dell’esame orale che verterà su una verifica delle conoscenze acquisite con lo studio della bibliografia e dei materiali legati alle lezioni.
Esito insufficiente è determinato da una mancanza di conoscenza minima dei contenuti del corso e della bibliografia indicata; inoltre dalla dimostrazione di una scarsa metodologia nella impostazione della ricerca e da incapacità di comunicare i contenuti, in modo autonomo e con proprietà di linguaggio.
Valutazione sufficiente 18/23, media 24/26 e buona 27/28 rispetto agli indicatori: conoscenza dei contenuti e bibliografia, capacità di impostazione della ricerca a livello metodologico, autonomia di elaborazione dei contenuti, capacità di comunicare e proprietà di linguaggio.
I punteggi 29, 30 e 30 e lode sono attribuiti a fronte della dimostrazione di una ottima o eccellente capacità di elaborazione autonoma dei contenuti e la dimostrazione di una ottima o eccellente conoscenza dei contenuti del corso.

Altre informazioni

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