Obiettivi formativi

Attraverso il percorso formativo gli studenti acquisiscono:

  • un’avanzata conoscenza delle teorie e delle metodologie linguistiche, traduttive e di interpretazione;
  • adeguate competenze linguistico-tecniche orali e scritte, sorrette da adeguato inquadramento metalinguistico;
  • conoscenze specifiche relative alla struttura delle lingue naturali e un’adeguata formazione di base nei metodi di analisi e di descrizione dei sistemi linguistici;
  • specifiche conoscenze relative alla struttura delle lingue segnate, in particolare della LIS e della LIST;
  • adeguate conoscenze delle problematiche di specifici ambiti di lavoro (istituzioni pubbliche, imprese produttive, culturali, turistiche, ambientali, etc.) in relazione alla vocazione del territorio e alle sue possibili evoluzioni, con riferimento anche alle dinamiche interetniche e interculturali;
  • nozioni di base in campo giuridico, storico-politico, antropologico e artistico-culturale relativamente al percorso specifico;
  • una solida base culturale e linguistica in almeno due lingue – LIS(T) e lingua straniera europea a scelta –  oltre all’italiano (scritto), e nelle relative culture;
  • conoscenze fondamentali necessarie alla mediazione interlinguistica e interculturale con riferimento alle lingue oggetto di studio, vocali e segnate;
  • competenze nell’utilizzo dei principali strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza;
  • capacità di utilizzazione dei principali strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione

 

Paragrafo redazionale

Testo del paragrafo redazionale

Obiettivi formativi specifici del corso

Il corso di laurea sperimentale ad orientamento professionale in 'Interprete in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e Lingua dei Segni Italiana Tattile (LISt)' garantisce una formazione mirata all’attività di interprete fornito delle competenze specifiche multidisciplinari richieste per la sua futura attività. A esplicitare l’insieme di conoscenze e abilità che caratterizzano il profilo culturale e professionale a cui il corso è finalizzato e a meglio argomentare mostrare la coerenza fra gli obiettivi formativi specifici e la tabella delle attività formative, può essere sommariamente delineato quanto segue: la struttura del CdL poggia in primis sulla formazione delle lingue di base (LIS(T), una seconda a scelta, fra quelle offerte dal Dipartimento, e l'italiano), e degli insegnamenti fondamentali a supporto e rafforzamento dell’acquisizione di tali competenze professionalizzanti; in particolare, una solida formazione linguistica di taglio generale (con particolare attenzione alla fonetica), l'attenzione agli aspetti traduttivi e traduttologici e di didattica delle lingue, come pure una riflessione di stampo più squisitamente linguistico garantiranno le conoscenze e la capacità di comprensione propedeutiche alle attività formative caratterizzanti del CdL. Tali conoscenze e capacità verranno acquisite dagli studenti attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula, esercitazioni in laboratori didattici, seminari e attività formative individuali e di gruppo. Altri insegnamenti forniranno le conoscenze e le capacità di comprensione su diversi ambiti disciplinari fondamentali per il contesto generale della formazione, da quelli pedagogici a quelli più clinici, a quelli antropologico-culturali, procurando occasioni privilegiate di riflessione sugli aspetti contestuali del mondo della sordità. Al fine di rendere concretamente professionalizzante il percorso, sono previsti approfondimenti specifici, in forma di corsi o di seminari a seconda delle diverse esigenze dei contenuti, relativi alla LIS tattile per sordociechi, e alle strategie del Segnato internazionale e dell'intercomunicazione fra le lingue segnate (proposte come competenze di base eleggibili in aggiunta alle lingue di formazione), e di cultura sorda nel senso più ampio (dalla storia alle arti, agli aspetti sociali, alla legislazione specifica), che verranno erogate fra le discipline affini e integrative. Parallelamente a quanto detto, fondamentale e non secondaria sarà l'attività dei tirocini formativi o corsi presso aziende, istituzioni e università, italiane o estere, ovvero corsi e altre esperienze formative e culturali atte a favorire l'inserimento del laureato nel mondo del lavoro: al ruolo del tirocinio, fondamentale nelle sperimentazioni professionalizzanti, è riservata, infatti, una quota consistente di CFU. Tale attività si svilupperà nell'arco dei tre anni, e, accanto alle possibilità già accese con le convenzioni già sottoscritte e, potenzialmente, con le relazioni instaurate con i diversi portatori di interesse, mira alla scelta dell'ente in funzione del livello di competenze, delle inclinazioni e delle particolari esigenze di ciascuno studente. Per tornare al percorso formativo e meglio dettagliarne la descrizione, si sottolinea come, attraverso la formazione d'aula e 21/02/2023 03/02/2023 QUADRO A4.b.1 Conoscenza e comprensione, e Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Sintesi il ricco percorso di tirocinio, lo studente raggiungerà gli obiettivi formativi precedentemente indicati e si costruirà le competenze richieste nell'ambito della LIS; in parallelo acquisirà una seconda lingua europea (fra quelle fornite dal Dipartimento, ossia: inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, russo) e potenzierà le competenze nell'italiano, in particolare scritto, nella logica che sarà esplicitata subito oltre; la più generale formazione metalinguistica e glottodidattica migliorerà le skills in ottica traduttiva nel senso più lato (mediazione interlinguistica e interculturale con riferimento alle lingue oggetto di studio, vocali e segnate), mentre insegnamenti in ambito informatico (formando all'utilizzazione dei principali strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione), pedagogico, socio-economico, storico-politico prepareranno lo studente alla piena entrata nel mondo del lavoro nelle sue diverse specificità (dalle istituzioni pubbliche alle imprese produttive, culturali, turistiche, ambientali, etc., in relazione alla vocazione del territorio e alle sue possibili evoluzioni, con riferimento anche alle dinamiche interetniche e interculturali); nel secondo anno, ma in particolare nell'ultimo, la preparazione professionale sarà affinata dall'acquisizione di competenze in LIS tattile, e da un insieme di insegnamenti legati al mondo della sordità e della sua cultura, dai diversi punti di vista, che potranno in parte essere anche erogati direttamente in LIS, come ulteriore potenziamento linguistico. Una ultima nota va fatta sull'italiano, che all'interno del percorso proposto è considerato a tutti gli effetti parte delle lingue di base su cui si svolge la formazione. Ne va garantito il potenziamento non solo, per un doppio ordine di motivi: da un lato, certo, perché esso è lo strumento principe di metà del processo traduttivo dell'interprete, che deve assolutamente possedere al meglio la sua lingua nativa, dall'altro perché, all'interno di attenzione, dovuta, all'inclusione di uno studente sordo, l'approfondimento di esso, non secondariamente sul piano dello scritto, garantisce a persone sorde iscritte al corso di laurea piene opportunità professionali. Relativamente all'inclusione dello studente con disabilità, sono da anni in atto strategie che hanno reso l'Università all'avanguardia in tale aspetto e che garantiranno il supporto e a una piena fruibilità del percorso a ogni tipo di studente, in primis, vista la vocazione del presente CdL, proprio al sordo. Si rimarca, infine, come l'iscrizione a una laurea magistrale non costituisca uno sbocco naturale per i laureati e le laureate del corso.