Preparare la tesi

dal Regolamento Didattico

22.3 Le disposizioni relative al funzionamento del Corso prevedono che, entro il termine del I° semestre del terzo anno, lo studente indichi per iscritto l'argomento generale scelto per la Tesi e presenti al Presidente del Corso un “Progetto di Tesi”. 
Unitamente alla scelta dell'argomento ed alla preparazione del Progetto, lo studente deve scegliere un Relatore di Tesi tra i docenti del Corso dei tre anni accademici. 
E’ compito del laureando prendere contatto con un docente di riferimento, che fungerà poi da Relatore, in un tempo congruo per iniziare il lavoro di elaborazione della Tesi. 
Il Relatore è un docente del Corso di Laurea che garantisce la validità della dissertazione scritta del candidato al fine di presentarla alla discussione per il conseguimento del titolo ed è responsabile dell’esattezza dei dati inseriti nel modulo di richiesta tesi.
Per particolari situazioni può essere indicato un 2° Relatore anche di altra Facoltà o altra Università anche straniera ma comunque dotato di riconosciuta competenza accademica. Questo 2° Relatore può partecipare ai lavori della Commissione per la Prova Finale, ma non può contribuire al voto di laurea.
Il Relatore e lo studente si possono avvalere anche di un Tutor di Tesi nella preparazione della Tesi. 
Il Tutor di Tesi è una persona competente che affianca il laureando nello svolgimento della tesi. Il Tutor può essere, oltre che un docente ufficiale del Corso, un: professore a contratto, titolare di attività didattica elettiva, dottorando, assegnista di ricerca, ospedaliero, tutore di tirocinio, esperto appartenente a laboratori e centri di ricerca di altre istituzioni anche straniere, cultore della materia. Il Tutor deve essere indicato dal Relatore e può far parte della Commissione per la Prova Finale.

 

22.12 Nel rispetto di quanto previsto dalle norme generali dell’Ateneo relative all’esame di Laurea dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, il Consiglio del Corso di Laurea prevede norme specifiche sulle modalità di assegnazione e di elaborazione delle tesi di laurea e sulle procedure di valutazione delle stesse che vengono richiamate di anno in anno.

Modalità di stesura della tesi

1. Nel frontespizio saranno indicati con chiarezza l’Università, il Dipartimento ed il Corso di laurea. (vedi MOD 03). Di norma è previsto un solo Relatore: è possibile averne un secondo per particolari condizioni. E' possibile indicare il nome del Tutore. Il Controrelatore non va indicato;
2. La tesi conterrà nell'ordine: riassunto, introduzione, materiali e metodi, risultati, discussione, bibliografia;
3. I materiali e metodi saranno scritti in extenso;
4. Le figure e le tabelle saranno titolate e conterranno una legenda esplicativa;
5. La bibliografia, numerata in ordine di citazione, riporterà: nome (iniziali) e cognome, titolo per esteso del lavoro citato, volume, pagina iniziale e finale, anno di pubblicazione;
6. Evitare il più possibile le sigle nel titolo;
7. Il formato della tesi dovrà contenere pagine di circa 25 righe con interlinea doppia;
8. Si consiglia l’impaginazione fronte/retro;
9. La tesi può essere redatta in una lingua della UE, preferibilmente inglese, con allegato il riassunto in italiano e avente il titolo sia in italiano che in lingua straniera.

 

AVVISO IMPORTANTE NUOVO LOGO:

Si invitano gli studenti prossimi alla laurea ad utilizzare ESCLUSIVAMENTE il format del MOD 03 da utilizzare nella stampa delle copertine e dei frontespizi della tesi. Non dovrà più essere utilizzato il vecchio logo.

Gli stessi sono altresì pregati di indicare in copertina SOLAMENTE il Corso di Laurea di appartenenza e NON il Dipartimento, a seguito dell’avvenuta riorganizzazione dei Dipartimenti in vigore dal 1 gennaio 2017.

NORME RELATIVE ALL'ESAME DI LAUREA ➢ CON AGGIORNAMENTO DEMATERIALIZZAZIONE

Prova finale abilitante

dal Regolamento Didattico

 

22.1 La Prova Finale ha l’obiettivo di valutare il raggiungimento delle competenze attese da un laureando così come espresse dai Descrittori di Dublino e dai RAD di ciascun Corso di Studio (CdS). In accordo al Processo di Bologna e ai successivi documenti di armonizzazione dei percorsi formativi Europei, sono oggetto di valutazione nella prova finale i seguenti ambiti:

  • Conoscenza e capacità di comprensione applicate – Applying knowledge and understanding,
  • Autonomia di giudizio – Making judjements,
  • Abilità comunicative – Communication skills,
  • Capacità di apprendere – Learning skills, che corrispondono rispettivamente al 2°, 3°, 4° e 5° Descrittore di Dublino.

Pertanto, l’abilitazione finale è conferita a studenti che siano capaci di:

  • applicare le loro conoscenze dimostrando un approccio professionale e competenze adeguate per risolvere problemi nel proprio campo di studio;
  • assumere decisioni per risolvere efficacemente problemi/situazioni complessi/e nel proprio campo di studio;
  • raccogliere e interpretare i dati per formulare giudizi professionali autonomi, anche su problematiche sociali, scientifiche o etiche;
  • attivare una comunicazione efficace su temi clinici, sociali, scientifici o etici attinenti al proprio profilo;
  • apprendere autonomamente.

 

22.2 La prova finale è unica e si compone di due momenti di valutazione diversi:

  • la Prova Pratica.
  • la redazione di un elaborato di Tesi e dissertazione dello stesso.

La Tesi è di norma redatta in lingua italiana, ma può essere redatta in una lingua della UE, preferibilmente inglese, con allegato il riassunto in italiano e avente il titolo sia in italiano che in lingua straniera. Qualora la Tesi sia redatta in una lingua straniera diversa dall’inglese, deve essere allegata anche la traduzione in italiano i in inglese del testo completo. La Tesi deve sempre comprendere un riassunto. Il frontespizio della tesi va compilato secondo il fac-simile previsto dall’Ateneo.

 

22.7 Per essere ammesso all’esame finale per il conseguimento del titolo lo studente deve:

  • aver superato tutti i prescritti esami di profitto e prove di conoscenza e aver acquisito le certificazioni e i crediti previsti dal regolamento; 
  • essere in regola con il pagamento delle tasse, dei contributi universitari e delle spese accessorie; 
  • essere iscritto all’esame finale. 

 

22.8 La Prova Finale dei corsi di laurea ha valore di esame di stato abilitante all’esercizio professionale.

La Prova Finale è unica e si compone di due momenti di valutazione diversi:

  • la Prova pratica che deve permettere allo studente di dimostrare il grado di conoscenza e competenza teorico–pratica prevista dal proprio profilo professionale.
  • la redazione di un elaborato di Tesi, inerente lo specifico professionale, e la sua dissertazione.

Le due diverse parti della Prova Finale devono essere valutate in maniera uguale, concorrendo entrambe alla determinazione del voto finale dell’esame.

In caso di valutazione insufficiente della prova pratica, l’esame si interrompe e si ritiene non superato pertanto va ripetuto interamente in una seduta successiva.

 

22.11 La Commissione per la Prova Finale, presieduta dal Presidente del Corso di Laurea, è composta da non meno di 7 e non più di 11 Membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di Corso di Laurea e comprende almeno 2 Membri designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni professionali individuate con apposito decreto del Ministero della Salute sulla base della rappresentatività a livello nazionale. Le date delle sedute sono comunicate ai Ministeri dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e della Salute che possono inviare esperti, come loro Rappresentanti, alle singole sessioni. In caso di mancata designazione dei predetti componenti, il Rettore esercita il potere sostitutivo. 

I Rappresentanti dei Ministeri NON sono compresi nel numero dei componenti della Commissione per la prova finale.

 

22.12 Nel rispetto di quanto previsto dalle norme generali dell’Ateneo relative all’esame di Laurea dei Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, il Consiglio del Corso di Laurea prevede norme specifiche sulle modalità di assegnazione e di elaborazione delle tesi di laurea e sulle procedure di valutazione delle stesse che vengono richiamate di anno in anno.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO