Obiettivi formativi
Il corso intende fornire strumenti critici per l’analisi delle opere più significative realizzate in Europa tra il IV e il XIV secolo. Al termine del modulo A lo studente avrà acquisito le nozioni basilari per comprendere le dinamiche generali che creano e intrecciano i modelli d’immagine dell’intero arco temporale medievale. Il modulo B consentirà allo studente, attraverso focus specifici su emergenze particolarmente significative, di avviare una lettura più autonoma e consapevole delle opere al fine di elaborare basilari contestualizzazioni storico-critiche in un panorama più ampio acquisendo al contempo maggiori capacità comunicative e autonomia di giudizio.
Conoscenza e capacità di comprensione.
Gli studenti dovranno acquisire la capacità di affrontare la lettura di testi critici (manuali, saggi, recensioni, schede di catalogo) cogliendone i nodi concettuali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate.
Gli studenti dovranno gradatamente acquisire la capacità di applicare le conoscenze acquisite in relazione ad emergenze mai osservate prima.
Autonomia di giudizio.
Le competenze acquisite consentiranno agli studenti, intrecciando criticamente la letteratura storico-artistica e l'analisi diretta dell'opera, di formulare valutazioni e giudizi autonomi.
Abilità comunicative.
Con particolare insistenza gli studenti saranno sollecitati a raggiungere una specifica competenza comunicativa scritta e orale, abilità fondamentale per la disciplina.
Capacità di apprendere:
Gli strumenti critico-analitici messi in campo dovranno consentire agli studenti una più matura e proficua capacità di apprendimento e adattamento necessaria per il proseguimento degli studi magistrali e per una più impattante entrata nel mondo del lavoro.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso verterà sull’analisi delle opere più significative della storia dell’arte medievale europea partendo dall’analisi formale. L’analisi delle opere si allargherà poi alla questione della committenza, della ricezione e quindi della contestualizzazione storica al fine di comprenderne la portata culturale nella accezione di patrimonio comune da preservare e valorizzare al contempo.
Programma esteso
Esame da 6 cfu:
1. Le 15 unità del corso blended sulla piattaforma Elly.
Nessun altro manuale è ammesso.
L’esame consisterà nel riconoscimento delle immagini (denominazione, cronologia, luogo) e breve contestualizzazione critica.
2. Presentazione orale di un’opera di epoca medievale (scultura, pittura, architettura, miniatura od oreficeria; IV- XV secolo) relativa alla provincia di provenienza o residenza dello studente.
Esame da 12 cfu:
1. Le 15 unità del corso blended sulla piattaforma Elly.
Nessun altro manuale è ammesso.
L’esame consisterà nel riconoscimento delle immagini (denominazione, cronologia, luogo) e breve contestualizzazione critica.
2. Presentazione orale di un’opera di epoca medievale (scultura, pittura, architettura, miniatura od oreficeria; IV- XV secolo) relativa alla provincia di provenienza o residenza dello studente.
3. Lo studente dovrà scegliere un saggio per ciascuno dei quattro gruppi dei testi di riferimento (in totale 4 saggi da presentare all’esame) i cui PDF sono disponibili sulla piattaforma Elly.
Bibliografia
I
- E. Kitzinger, Il periodo tardo-antico e paleocristiano, in E. Kitzinger, Arte altomedievale al British Museum e nella British Library, a cura di F. Crivello, Torino, Einaudi, 2005, pp. 2-50.
- Capitolo IV. Le architetture religiose: la scultura e Capitolo V. La scrittura e le sue immagini: i codici; le epigrafi, in Longobardi. Un popolo che cambia la storia, catalogo della mostra (Pavia-Napoli-San Pietroburgo, 2017-2018), a cura di G.P. Brogiolo, F. Marazzi, C. Giostra, Milano, Skira, 2017, pp. 275-325; 366-375.
- B. Brenk, Originalità e innovazione nell’arte medievale, in Arti e Storia nel medioevo, Volume primo: tempi, spazi, istituzioni, a cura di E. Castelnuovo e G. Sergi, Torino Einaudi, 2002, pp. 3-69.
- M. Gianandrea, Gli arredi ecclesiali (antependia, cattedre, cibori, pulpiti, ceri) e M. Acconci, I segni del potere in Occidente, in Il Medioevo. 6. Medioevo centrale. Arti visive, Musica, a cura di U. Eco, Milano, Federico Motta, 2009, pp. 274-333.
II
- R. Coathes-Stephens, Permanenze dell’architettura antica, in Storia dell’architettura italiana. Da Costantino a Carlo Magno, 2 voll., a cura di S. De Blaauw, Milano, Electa, II, pp. 234-269.
- L.C. Schiavi, Genesi e sviluppo dei nuovi spazi sacri dell’Europa cristiana, in Il Medioevo. 6. Medioevo centrale. Arti visive, Musica, a cura di U. Eco, Milano, Federico Motta, 2009, pp. 32-93.
- F. Gandolfo, Il ruolo della scrittura nei mosaici del medioevo romano, in Roma e il suo territorio nel medioevo. Le fonti scritte fra tradizione e innovazione, Atti del Convegno internazionale di studio dell’Associazione italiana dei Paleografi e Diplomatisti (Roma, 25-29 ottobre 2012), a cura di C. Carbonetti, S. Luca, M. Signorini, Spoleto, CISAM, 2015, pp. 439-470; tavv. I-X.
III
- A. Cadei, Le cattedrali all’origine del Gotico, in L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche, a cura di P. Piva, Milano, Jaca Book, 2006, pp. 105-137.
- C. Gnudi, Considerazioni sul gotico francese, l’arte imperiale e la formazione di Nicola Pisano, in Federico II e l’arte del Duecento italiano, Atti del Convegno (Roma, 1 maggio 1978), ripubblicato in C. Gnudi, L’arte gotica in Francia e in Italia, Torino, Einaudi, 1982, pp. 102-119, tavv. 104-118.
- L. Bellosi, La «porta magna» di Jacopo della Quercia, in La Basilica di San Petronio, I, Cinisello Balsamo (MI), Silvana Editoriale, 1983, ripubblicato in L. Bellosi, Come un prato fiorito. Studi sull’arte tardogotica, Milano, Jaca Book, 2000, pp. 141-162; tavv. 179-210.
IV
- A. Calzona, La cattedrale di Parma dopo il terremoto del 1117 senza il terremoto, in «Hortus Artium Medievalium», 25/2 (2019), pp. 487-495.
- A. Cadei, Architettura mendicante: il problema di una definizione tipologica, in «Storia delle Città», 26/27 (1983), pp. 21-32.
- F. Crivello, L’immagine ripetuta: filiazione e creazione nell’arte del Medioevo, in Arti e storia nel Medioevo. Volume terzo. Del vedere: pubblici, forme e funzioni, a cura di E. Castelnuovo, G. Sergi, Torino, Einaudi, 2004, pp. 567-592.
- X. Barral i Altet, Forme di narrazione medievale, con e senza «storie», al servizio del potere, in «Hortus Artium Medievalium», 21 (2015), pp. 6-20.
Metodi didattici
Durante le lezioni, e possibilmente anche al di fuori dell’aula direttamente a contatto con le opere, verranno affrontati i nodi critici fondamentali connessi alla creazione, ai modelli d’immagine, allo stile, alla committenza e alla ricezione. A tale scopo durante le lezioni frontali ci si avvarrà di un corposo repertorio di immagini affinché gli studenti possano essere messi a fronte delle problematiche metodologiche ed epistemologiche.
Potranno inoltre essere organizzati seminari su singoli problemi con la lettura e la discussione di articoli o saggi per fornire gli strumenti di una coerente metodologia di studio.
Modalità verifica apprendimento
Durante il corso potranno essere organizzati momenti di verifica al fine di valutare la capacità di comprensione e l’applicazione delle conoscenze acquisite. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di orientarsi e sapere leggere l’opera nelle sue specificità, tecniche e semantiche, individuandone le caratteristiche e il contesto storico.
Nel corso dell'esame finale, orale, lo studente dovrà procedere con il riconoscimento delle immagini (soggetto, luogo, data, breve contestualizzazione) per la parte manualistica e dovrà inoltre dimostrare di saper utilizzare autonomamente il metodo di analisi applicato ai principali ed emblematici casi analizzati riferendone adeguatamente, attraverso un linguaggio appropriato. Per la parte monografica si richiede la capacità di sintetizzare i saggi presentati mettendo in luce i punti nodali e il percorso argomentativo dello studioso.
La valutazione sarà ritenuta insufficiente in assenza di conoscenza minima degli argomenti del corso o con una insufficiente proprietà di linguaggio. Il programma è strutturato in una parte manualistica e una monografica: l'esame non è sufficiente preparando solo una parte del programma indicato.
Una valutazione sufficiente (range: 18/30 - 22/30) è determinata da un livello minimo di risposte corrette; un punteggio mediano (range: 23/30 - 26/30) è determinato dalla capacità di esprimere in modo argomentato le conoscenze acquisite per entrambi i moduli; i punteggi più elevati (range: 27/30 - 30/30) corrispondono ad un livello ottimo/eccellente degli indicatori di valutazione.