GEOLOGIA STRUTTURALE APPLICATA
cod. 1005622

Anno accademico 2019/20
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Fabrizio BALSAMO
Settore scientifico disciplinare
Geologia strutturale (GEO/03)
Ambito
Discipline geologiche e paleontologiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
72 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine dell'insegnamento lo studente sarà in grado di:
- valutare la qualità delle informazioni geologiche disponibili per un’area di studio;
- lavorare in gruppo per affrontare problemi geologici complessi;
- realizzare modelli geologici di sottosuolo e costruire sezioni geologiche profonde bilanciate;
- realizzare analisi strutturali quantitative della deformazione fragile associata a pieghe e zone di faglia alla scala dei serbatoi di fluidi naturali;
- procedere all’analisi statistica dei dati raccolti sul terreno, ricavando leggi di scala empiriche;
- proporre modelli di circolazione di fluidi in strutture deformative a scala regionale.

Prerequisiti

Aver sostenuto almeno un esame di Geologia Strutturale

Contenuti dell'insegnamento

Lo studente dovrà essere in grado di saper discutere i principali metodi di acquisizione ed elaborazione statistica dei dati strutturali e microstrutturali (fratturazione, granulometria, porosità, etc) finalizzati alla predizione dello stato di deformazione fragile in strutture sepolte mediante lo studio quantitativo di analoghi esposti in superficie (trasferimento in sottosuolo di modelli empirici derivati dall'analisi di casi naturali).

Programma esteso

1 – Il significato della costruzione di sezioni geologiche profonde (a scala crostale), le informazioni necessarie e le tecniche di costruzione geometrica.
2 – Il concetto e le tecniche di bilanciamento delle sezioni geologiche profonde
3 –Predizione della distribuzione della fratturazione in strutture sepolte: scenari concettuali, modelli cinematici e numerici ed analoghi naturali.
4 – Tecniche di analisi quantitativa dello stato di fratturazione in analoghi naturali: scan line lineari e circolari, scan window circolari, topologia degli insiemi di fratture. Tecniche di analisi microstrutturali.
5 – Funzioni di distribuzione probabilistica della spaziatura delle fratture naturali ed indici per la quantificazione dell’entità di fratturazione negli analoghi naturali: P10, FSR, H/S FSI, S/T, JSR, Cv, JPI, JRI.
6 - Campo settimanale in Appennino Centrale: quantificazione dello stato di fratturazione dell’analogo naturale e discussione del significato dei risultati in casi applicativi.

Bibliografia

Georg Mandl – Rock Joints, The Mechanical Genesys. Spinger-Verlag Berlin Heidelberg, 2005, ISBN-10 3-540-24553-7.
Articoli scientifici su argomenti specifici e materiale didattico utilizzato durante l’insegnamento (file PPT di ogni lezione).

Le slide utilizzate a supporto delle lezioni e gli articoli scientifici selezionati in aula per gli approfondimenti individuali verranno forniti a fine lezione. Le slide vengono considerate parte integrante del materiale didattico ma non sono sostitutive in alcun modo del testo consigliato.

Metodi didattici

Lezioni frontali, esercitazioni, cooperative learning, attività di terreno.

Modalità verifica apprendimento

Saranno eseguite sia valutazioni diagnostiche (in fase di avvio), sia formative (in fase intermedia) dell’apprendimento degli studenti mediante momenti di discussione durante alcune lezioni.
Alla valutazione finale concorrono:
1 – Relazione su un articolo scientifico inerente la fratturazione delle rocce e applicazioni pratiche alla circolazione di fluidi o estrazione di materiali litoidi;
2 - relazione scritta sull'attività di terreno svolta e le sue implicazioni per la previsione dello stato di fratturazione in strutture sepolte previste lungo la sezione geologica della Valle del Santerno e in particolare nell’area dell’anticlinale di Palazzuolo;
3 – esame orale.

Altre informazioni

Il campo settimanale di lavoro sul terreno si terrà in Appennino centrale, nella provincia de L'Aquila.

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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