PROGETTAZIONE URBANISTICA II
Partizione: Cognomi M-Z

Anno accademico 2016/17
1° anno di corso -
Docente
Paolo VENTURA
Settore scientifico disciplinare
()
Ambito
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
ore
di attività frontali
crediti
sede: -
insegnamento
in

Obiettivi formativi

Al termine del corso, ogni studente dovrà dimostrare di avere appreso i contenuti disciplinari, applicandoli alla scala del progetto urbanistico.

Conoscenze e capacità di comprendere:

L’insegnamento punta a fornire allo studente alcuni elementi di lettura e indagine critica per esaminare la coerenza organizzativa dello spazio aperto della città, fornendogli alternativamente alcuni criteri base di individuazione delle componenti ambientali e verificandone l’uso appropriato e motivato all’interno di un elaborato progettuale che conclude l’esercitazione di laboratorio svolta durante l’anno.
Si forniranno nozioni sul complesso degli elementi che compongono lo spazio aperto della città e su come questi si combinino vicendevolmente. Questo bagaglio di nozioni, opportunamente metabolizzato e meditato, permetterà allo studente di valutare la qualità o la disfunzionalità dello spazio collettivo.

Competenze:

Lo studente, a partire da quanto contenuto nella parte teoretica del corso e da quanto illustrato attraverso gli esempi e i casi concreti di realizzazione, potrà applicare questi strumenti in riferimento ad un contesto specifico di riabilitazione della città consolidata con l'approfondimento progettuale degli spazi aperti alla scala del quartiere urbano.

Allo studente verrà, inoltre, richiesto di saper approntare una attività di ricognizione e valutazione dei sistemi verdi e delle reti di fruizione dolce alla scala urbana e di quartiere.
Infine, lo studente saprà dimensionare correttamente gli spazi aperti, dopo un'attenta analisi dei bisogni. Saprà, inoltre, organizzarne il corredo vegetale, le infrastrutture di fruizione, i materiali di arredo e di finitura.

Capacità comunicative:

il disegno resta lo strumento privilegiato di comunicazione progettuale. La capacità di redigere testi (con indice automatico e bibliografia) con adeguato apparato iconografico è condizione irrinunciabile per il superamento dell'esame. È anche prevista l'elaborazione di una presentazione sintetica dell'attività svolta su supporto digitale.

Prerequisiti

- - -

Contenuti dell'insegnamento

I contenuti del corso si articolano in lezioni ed esercitazioni pratiche. I principali argomenti delle lezioni sono volti all'obiettivo di qualificare la lettura e l’intervento sullo spazio fisico della città come azione riferibile soprattutto alle dinamiche di carattere relazionale, istituite tra le diverse componenti che costituiscono l’ambiente costruito (trama dei percorsi, assetto dell’edificato, spazio collettivo e spazio verde e, in modo più indiretto, manufatti di corredo); l’intento è di far emergere la relativa indipendenza di questi rapporti strutturali dalle scelte di linguaggio (sovente, unico argomento di ricerca progettuale), per poterne invece esaminare le modalità di reciproca composizione.

Si opererà l’analisi delle alternative tecnico-progettuali che delineano le caratteristiche (localizzative e morfologico-insediative) delle tre principali classi di enti che costituiscono l’ambiente urbano (tracciati, edificato, spazio aperto), per mettere in risalto il ruolo di centralità degli spazi aperti, elementi spesso considerati residuali e che invece costituiscono il riferimento privilegiato per l’organizzazione, l’identità e la qualità dell’ambiente urbano. L’esposizione di esempi e di teorie significative di lettura dell’ambiente collettivo avrà lo scopo di illustrare le mutue influenze tra repertorio dei dispositivi costruttivi utilizzabili e finalità progettuali volte alla qualificazione e valorizzazione dello spazio della città. Questo approccio, che considera la progettazione urbana come attività eminentemente empirica, è volto ad evitare i pericoli di un orientamento di tipo esclusivamente concettuale e formalistico.

I contenuti culturali innanzi descritti verranno esposti attraverso l’analisi, accompagnata da esemplificazioni e schemi progettuali, delle soluzioni di progetto poste alla base di alcune delle più rilevanti esperienze europee di progettazione (salvaguardia / valorizzazione) urbana integrata, ponendo particolare attenzione alle ricadute formali e di fruibilità dei criteri di rendimento ambientale dello spazio collettivo.

Quanto emerso da questa ricostruzione culturale verrà applicato nell’ambito di una proposta di riorganizzazione del complesso degli spazi aperti riferibili ad alcuni quartieri Peep della città di Parma.
L’elaborato è costituito da una tavola in scala appropriata (1:1000) che restituisce la soluzione planimetrica di progetto e da una relazione tecnico-illustrativa che riporta le motivazioni alla base dell’impiego dei criteri e degli elementi di progetto sopra riportati.

Ulteriori approfondimenti potranno interessare:

· Analisi del paesaggio urbano.
Con riferimento alle matrici naturali (altimetria, clivometria, idrografia, fitosociologia.), antropiche (demografia, usi del suolo, mobilità), culturali (storia del territorio, emergenze testimoniali/identitarie, fonti..) e percettive (visibilità, semiologia.). Esempi di lettura semiologica del paesaggio urbano e periurbano. Esercitazione di lettura del contesto urbano nel quale è contenuto il quartiere oggetto dell’esercitazione finale.

· Cenni di ecologia del paesaggio urbano.
Definizione di ecologia e di ecologia urbana, progettazione ecologica degli insediamenti, compiti della vegetazione in ambito urbano.

· Temi di architettura del paesaggio in ambito urbano:
Tipi di verde urbano e principali funzioni paesistiche, con riferimento ai protagonisti della progettazione degli spazi aperti dell’ultimo secolo.
Il parco urbano.
Il verde sportivo, gli orti sociali, l'agricoltura urbana, i boschi urbani di frangia.

· Criteri di progettazione del comfort urbano.
Definizione di isola di calore, requisiti di benessere termico e controllo della radiazione solare; pavimentazioni, coperture, lame d'acqua, verde verticale.

Programma esteso

- - -

Bibliografia

La conoscenza di base parte dalla lettura di:
EUGENIO TURRI, La conoscenza del territorio, Marsilio, Venezia, 2003.
KEVIN LYNCH, L'immagine della città, Marsilio, Venezia, 1964 (1960).
CHRISTIAN NORBERG-SCHULTZ, Genius Loci, Electa, Milano 1979 (1976).

Completano altresì la bibliografia di base:
CHRISTOPHER ALEXANDER, Le nuove regole del disegno urbano, Gangemi, Roma, 1997.
MAURICE CERASI, La lettura dell’ambiente, Clup, Milano, 1973.
SYLVIA CROWE, Il progetto del giardino, Muzzio, Padova, 1989.
VALENTINA DESSI', Progettare il confort urbano, SE, Milano, 2007.
VITTORIO INGEGNOLI, ELENA GIGLIO, Ecologia del Paesaggio, Esselibri, Napoli, 2005.
CARLO PERABONI, Reti ecologiche e infrastrutture verdi, Maggioli, Rimini, 2011.
GIULIO RIZZO, ROBERTO BURLE MARX. Il giardino del Novecento, Cantini, Firenze, 1992.
VALERIO ROMANI, Il paesaggio dell’Alto Garda Bresciano, Grafo, Brescia, 1988.
FRANCO ZAGARI, Questo è paesaggio, Mancosu Editore, Roma, 2006.
MARIELLA ZOPPI, Storia del giardino europeo, Laterza, Bari, 1995.

Metodi didattici

La didattica si articolerà in lezioni frontali, esercitazioni in aula e fuori sede didattica, seminari, visite, conferenze con ospiti esterni.

Modalità verifica apprendimento

Durante il corso lo studente avrà modo di verificare il proprio livello di apprendimento attraverso esercitazioni ex-tempore, redazione di poster tematici, relazioni che saranno oggetto di valutazione funzionale a focalizzare i contenuti che necessitano maggiore approfondimento di conoscenza.
La prova d'esame, orale, consisterà nella presentazione del progetto degli spazi aperti per il quartiere oggetto di studio elaborato all'interno del gruppo di lavoro del Laboratorio di urbanistica. La discussione degli elaborati d'esame, svolta individualmente, sarà spunto per verificare, con domande mirate, le conoscenze teoriche trasmesse durante il corso.
Parte delle esercitazioni intermedie sarà di carattere individuale.
Per la definizione dei criteri di valutazione e del peso attribuito alle varie parti degli elaborati e delle prove di esame, si rimanda al programma del Laboratorio di urbanistica F-N.

Altre informazioni

- - -

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

- - -