STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA
cod. 1005796

Anno accademico 2016/17
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Carlo MAMBRIANI
Settore scientifico disciplinare
Storia dell'architettura (ICAR/18)
Ambito
"discipline storiche per l'architettura"
Tipologia attività formativa
Base
60 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

La storia dell’architettura svolge un ruolo fondamentale nella formazione intellettuale e nella pratica professionale di ogni architetto: l’obiettivo primario del corso è di procurare i basilari strumenti storico-critici e bibliografici per l’analisi e per la comprensione dei principali movimenti, risultati e protagonisti di questo fondamentale periodo (1° descrittore di Dublino), che richiede approcci multipli e metodi d’analisi differenziati, pur nel costante rispetto dell’unità della storia (2° descrittore).
Lo studente dovrà: saper utilizzare la «piattaforma» di conoscenze acquisite per raggiungere un autonomo e maturo giudizio critico (3° descrittore); padroneggiare il corretto uso della terminologia disciplinare (4° descrittore); dimostrare di aver approfondito in maniera autonoma e originale la capacità di collegare fenomeni e leggere la complessità dell’architettura (5° descrittore).

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Storia dell’Architettura Moderna (60 ore, 6 CFU).
Corso monodisciplinare.
Il compito istituzionale è di offrire agli studenti del primo anno un’illustrazione per linee generali delle vicende dell’arte e dell’architettura occidentali tra XV e XVII secolo. È l’arco di tempo in cui a partire dal Rinascimento toscano si sviluppano il mondo e la sensibilità dell’età moderna, un ampio e variegato periodo ricco di trasformazioni del modo di interpretare il ruolo dell’arte e dell’architettura nella società.

Programma esteso

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Bibliografia

MANUALI A CARATTERE GENERALE (da considerare tra loro complementari e soltanto relativamente ai capitoli corrispondenti all’arco cronologico del programma):

1. L. BENEVOLO, Storia dell’architettura del Rinascimento, Bari-Roma, Laterza, ed. cons.: 20082;
2. D. WATKIN, Storia dell’architettura occidentale, ed. italiana cons.: Bologna, Zanichelli, terza edizione: 2007 (ed eventuali ristampe successive), capp. 6-7;
3. N. PEVSNER, Storia dell’architettura europea, Roma-Bari, Laterza, 1966 o segg., capp. 5-7;
4. B. JESTAZ, Il Rinascimento dell’architettura da Brunelleschi a Palladio, Milano, Electa-Gallimard, 1995 o segg..

TESTI MONOGRAFICI:

A. Gruppi di testi monografici sul Rinascimento:

1. Capitoli su Brunelleschi e Alberti (pp. 38-165), in F.P. FIORE (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, Milano, Electa, 1998;
2. Introduzione e saggi su Roma (pp. 9-159) in A. BRUSCHI (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il primo Cinquecento, Milano, Electa, 2002;
3. J. ACKERMANN, Palladio, Torino, Einaudi, 1972 o segg.

B. Gruppi di testi monografici sul Barocco:

4. R. WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino, Einaudi, 1972 o segg. (soltanto i capitoli sull’architettura) + apparato iconografico del volume R. TOMAN (a cura di), Barocco. Architettura, pittura scultura, Köln-Milano, Könemann, 1999;
5. Saggi introduttivi (pp. 9-99) e su Bernini, Borromini e Pietro da Cortona (pp. 146-209), in A. SCOTTI TOSINI (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il Seicento, Milano, Electa, 2003;
6. Saggi introduttivi (pp. 9-99) e sull’Emilia Romagna (pp. 336-391), in A. SCOTTI TOSINI (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il Seicento, Milano, Electa, 2003.

C. Gruppi di testi monografici sul Settecento:

7. J. STAROBINSKY, La scoperta della libertà 1700-1789, Genève, Skira, 1964;
8. Saggi introduttivi (pp. XI-133), in G. CURCIO, E. KIEVEN (a cura di), Storia dell’architettura italiana. Il Settecento, Milano, Electa, 2000;
9. Guglielmo Du Tillot regista delle arti nell’età dei Lumi, catalogo della mostra (Parma, palazzo Bossi Bocchi, 28 ottobre-27 gennaio 2013), a cura di G. Fiaccadori, A. Malinverni, C. Mambriani, Parma, DICATeA-Fondazione Cariparma, 2012.

Metodi didattici

Lezioni ex cathedra in aula con proiezioni di immagini e di filmati; eventuali visite a musei e monumenti; eventuali seminari d’approfondimento tenuti da specialisti appositamente chiamati.
La frequenza è vivamente consigliata, poiché si tratta di un corso fondamentale del curriculum e fornisce contenuti e strumenti basilari per completare l’arco cronologico dell’architettura occidentale impartito nel triennio. Soltanto nel caso di studenti impossibilitati a frequentare da validi e certificati motivi (ad esempio gli studenti lavoratori), è previsto un programma apposito, da concordare preventivamente con la docenza.

Modalità verifica apprendimento

Esame orale con richiesta di elementari esemplificazioni grafiche e discussione su immagini. Le prime domande sono indirizzate a verificare la conoscenza dei temi basilari del programma (1° descrittore di Dublino) e le elementari capacità di collegamento tra essi (2° descrittore). Il secondo gruppo di domande valuta nel dettaglio: il grado di autonomia di giudizio (3° descrittore); la capacità di assimilare e padroneggiare adeguatamente il corretto uso della terminologia disciplinare (4° descrittore); la padronanza di collegare in maniera autonoma e originale i fenomeni e di decodificare la complessità dell’architettura (5° descrittore).

Altre informazioni

Contatti:
carlo.mambriani@unipr.it

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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