Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire gli strumenti di analisi, conoscenza e capacità per il riconoscimento delle opere dal punto di vista stilistico e per un inquadramento storico-artistico. Gli argomenti e gli aspetti peculiari di singole emergenze saranno esaminati durante il corso al fine di fornire gli strumenti per passare da un particolare caso di studio a un quadro più generale. Inoltre, grande importanza sarà data ai metodi di analisi e costruzione del dibattito critico. Oltre al corso saranno gradualmente approfondite, attraverso discussioni seminariali, le letture fornite durante il corso regolare, con l'obiettivo di migliorare la capacità degli studenti di argomentare in modo appropriato.
Prerequisiti
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Contenuti dell'insegnamento
Il nucleo centrale del corso verterà sull’architettura religiosa e laica del secolo XII in Italia e in Europa. Verranno inizialmente presi in esame gli edifici religiosi emiliani: cattedrale di Piacenza, Fidenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e abbaziale di Nonantola, Fontevivo, Chiaravalle della Colomba ma anche quelle più significative di altre regioni italiane (Chiaravalle di Fiastra, Vezzolano, Viboldone, etc.) ed europee (Fontenay, Cluny III, Pontigny, etc.). Verranno presi in esame anche le strutture battesimali del nord Italia (Battistero di Parma, Cremona, Verona, Firenze, Pisa, etc.) e le trasformazioni dei palazzi vescovili. Nella seconda fase verranno invece analizzati i Palazzi del Governo dell’Italia settentrionale (Novara, Como, Milano, Mantova, Parma, Cremona, etc.) e la loro collocazione all’interno del sistema della nuove città comunali.
Programma esteso
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Bibliografia
A. M. Romanini, L’arte medievale in Italia, Firenze, Sansoni editore, 1988 ( o edizione successiva) dall’Arco di Costantino a Giotto compreso.
A.Peroni, Architettura e scultura: aggiornamenti, in Wiligelmo e Lanfranco nell’Europa romanica, atti del convegno (Modena, 24-27 ottobre 1985), Modena 1989, pp. 71-90.
S. Lomartire, “Inter Scultores”. La sculpture à la cathédrale de Modène (Italie) autour de 1100, in Hauts lieux romans dans le sud de l’Europe (XIe-XIIe siècles). Moissac, Saint-Jacques de Compostelle, Modène, Bari., Cahors. 2008.
A.M. Romanini, La cattedrale di Piacenza dal XI al XIII secolo, in «Bollettino Storico Piacentino», 101, 1956, p. 1-45.
G. Valenzano, Il duomo di Modena e la Basilica di San Zeno, Verona-Modena, 2000.
Nicholaus e l’arte del suo tempo, atti del seminario (Ferrara, 21-24 settembre), Ferrara, 1985
Benedetto Antelami e il Battistero di Parma, a cura di C. Frugoni, Torino, Einaudi, 1995.
Metodi didattici
L’insegnamento si articolerà soprattutto attraverso lezioni frontali avvalendosi di un apparato di immagini predisposto per ogni singola lezione. Oltre a questo si punterà sulla lettura singola e discussione collettiva di una serie di articoli e contributi critici su particolari problematiche per i quali verranno organizzati incontri seminariali settimanali.
Modalità verifica apprendimento
Gli studenti dovranno essere in grado di analizzare le architetture medievali, con particolare attenzione alle loro peculiarità tecniche e stilistiche. Al contempo, dovranno essere capaci di comprenderne i significati in relazione al contesto culturale nel quale esse si sono sviluppate.
Nel corso delle lezioni frontali è prevista una partecipazione attiva da parte degli studenti, che si dovranno misurare con i casi di studio trattati, anche attraverso la lettura di saggi e articoli su singoli argomenti, affinando così le loro capacità di analisi e comprensione dell’evoluzione del dibattito critico.
L’esame finale orale consisterà nella analisi delle opere proposte durante il corso, alla luce della letteratura critica indicata nella bibliografia. Durante il corso verrà anche richiesto agli studenti di presentare una lezione su un caso di studio emblematico relativo ai contenuti trattati attraverso la quale lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di impostare correttamente uno studio personale, dalla ricerca bibliografica, alla mappa concettuale, alla esposizione, mettendo così in gioco le sue capacità nei termini di autonomia di giudizio e abilità comunicative.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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