Il corso in breve

Il corso di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Parma ha come obiettivo la formazione di ingegneri junior con una solida preparazione nelle discipline matematiche, fisiche e chimiche e competenze di base, di tipo generalista, nell'ambito dell'ingegneria civile e ambientale.
Per essere ammesso al corso di studio lo studente deve possedere un Diploma di Scuola Secondaria Superiore o un altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo. Sono richieste una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, capacità di ragionamento, conoscenza e attitudine ad utilizzare i principali risultati della matematica elementare e dei fondamenti delle scienze sperimentali.
Tenendo conto dell'attuale ordinamento degli studi, articolato su due livelli, il corso di laurea intende contemperare le esigenze di due percorsi formativi paralleli, uno destinato a chi punta al solo conseguimento della laurea di primo livello, l'altro a chi intende proseguire verso la laurea magistrale. Essendo attivate presso l'Università di Parma una laurea magistrale in Ingegneria Civile (classe LM-23) e una in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio (classe LM-35), il corso fornisce una preparazione comune che consente l'accesso a questi corsi di laurea magistrali senza debiti formativi e con una logica successione delle propedeuticità. Inoltre, per caratterizzare già nel Corso di Studio triennale la formazione professionale, sono previsti due curricula (civile e ambientale) nel terzo anno di corso.
L'ampio spazio dedicato alle materie di base fornisce a chi proseguirà gli studi una preparazione fisico-matematica adeguata e una metodologia di studio delle discipline tecnico-scientifiche. Le materie professionalizzanti forniscono un bagaglio di conoscenze ampio sulle tematiche della progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di semplici strutture civili ed infrastrutture viarie ed idrauliche, sul trattamento dei rifiuti e la geologia applicata, i sistemi informativi territoriali. L'impostazione dell'insegnamento delle discipline caratterizzanti mira a formare un approccio metodologico alla soluzione dei problemi ingegneristici; per tener conto del contesto interdisciplinare tipico dell'attività di un ingegnere, il corso vuole inoltre educare alla capacità di operare sia autonomamente sia nell'ambito di un gruppo di lavoro.
Gli insegnamenti di Matematica, Fisica e Chimica coprono circa il 30% dei CFU totali e sono distribuiti nel primo e secondo anno di corso per consentire tempi di assimilazione sufficienti ed articolare la sequenza di corsi nel rispetto delle propedeuticità. Vengono inoltre acquisite in tale periodo una preparazione informatica di base e nozioni di lingua inglese.
In parallelo, sempre nel rispetto della propedeuticità, vengono via via acquisite le conoscenze ingegneristiche di base del settore civile e ambientale (in Idraulica, Scienza delle costruzioni, Disegno, Geotecnica) integrate dai contenuti di insegnamenti affini sulle problematiche energetiche e le caratteristiche e proprietà dei materiali, importanti per il completamento del bagaglio culturale. Si passa infine, soprattutto nel corso del terzo anno, ai contenuti ingegneristici più professionalizzanti nell'ambito civile (Tecnica delle costruzioni, Infrastrutture stradali e ferroviarie, Architettura tecnica) e ambientale (Trattamento dei rifiuti, trattamento delle acque di approvvigionamento e di scarico, georeferenziazione ed elaborazione di dati territoriali, Idrologia).
Il corso ha un numero medio di immatricolazioni di circa 65 unità con riferimento agli ultimi tre anni, con una percentuale di laureati in corso alla fine del triennio di circa il 28%. La durata media degli studi è di 5,2 anni; circa il 88% dei laureati prosegue gli studi in un corso di laurea magistrale (fonte ALMA Laurea anno 2021).
I principali sbocchi occupazionali per i laureati sono:
- imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti a servizio delle opere civili ed infrastrutture civili, opere e sistemi di controllo e di difesa del suolo;
- studi professionali e società di progettazione di opere edili, strutture e infrastrutture civili, viarie ed idrauliche;
- uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali;
- aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione, controllo e monitoraggio del territorio e per la difesa del suolo;
- uffici tecnici di enti pubblici e privati (comunali, provinciali, aziende ospedaliere, .).