COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 1
Partizione: Cognomi A-L

Anno accademico 2017/18
1° anno di corso - Annuale
Docente
Carlo Giorgio Benedetto GANDOLFI
Settore scientifico disciplinare
Composizione architettonica e urbana (ICAR/14)
Ambito
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
80 ore
di attività frontali
8 crediti
sede: -
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

In quanto esperienza didattica iniziale, il Corso prevede un esercizio non complesso ma funzionalmente precisato rispetto alla predisposizione tipologica, appartenente ad un contesto urbano analizzato all’interno del quale la prefigurazione tipologica possa confrontarsi con i processi contemporanei della trasformazione. Tali caratteristiche rappresentano gli obiettivi in termini di conoscenze e capacità di comprendere (Descrittori di Dublino 1) e di competenze (Descrittore di Dublino 2) che lo studente acquisisce attraverso la frequenza e l'applicazione al laboratorio. L'insegnamento ha anche come ulteriore obiettivo il conseguimento di una primissima autonomia di giudizio critico (Descrittore di Dublino 3) nonché l'acquisizione di abilità necessarie alla comunicazione del progetto (Descrittore di Dublino 4).

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il progetto di architettura è la sintesi delle diverse conoscenze applicate ed agisce mediante la traduzione delle necessità (funzionali, sociali, storiche, ma anche strutturali, linguistiche, poetiche, eccetera) in Architettura. Il Laboratorio è il luogo in cui operare dialetticamente, studente-docente e studente-studente, la sintesi di tutte le conoscenze già acquisite o in corso di acquisizione.
Il Laboratorio di progettazione architettonica I è composto da un corso principale di Composizione Architettonica I e dal modulo di Caratteri distributivi

La prevalenza teorica e pratica del laboratorio si concentra sul concetto di TIPO quale componente fondamentale della fenomenologia architettonica e urbana, indagando il rapporto tipologia architettonica e morfologia urbana nonchè il superamento e l’attualizzazione del modello tipologico rispetto alla trasformazione della città contemporanea. Sono temi chiave l’evoluzione del concetto di tipo e il rapporto forma-funzione nell’interpretazione distributiva.

Il tema adottato dovrà possedere le caratteristiche per un esercizio non complesso ma funzionalmente precisato rispetto alla predisposizione tipologica, appartenente ad un contesto urbano analizzato all’interno del quale la prefigurazione tipologica possa confrontarsi con i processi contemporanei della trasformazione.

Oltre all’applicazione compositivo-progettuale, una breve serie di lezioni introduce alla questione teorica del tipo attraverso l’esperienza costruita nella storia della città; è opportuna anche l’analisi di un caso campione per esemplificare una metodologia di lettura strutturale della forma architettonica; ricognizione del luogo; analisi della sua formazione storica; quadro funzionale e di fattibilità; interpretazione progettuale distributiva, esigenze d’uso e caratteristiche degli spazi, tra edificio e città; rapporto pianta-sezione-prospetto; controllo plastico – tridimensionalizzazione.

Una prima acquisizione del lavoro manuale attraverso la tecnica di elaborazione dello schizzo e la didascalizzazione critica (tecnica degli appunti), pratica fotografica della ricognizione, conoscenza e ordinamento dei materiali cartografici e di rappresentazione progettuale, rudimenti di uso del CAD, uso dei libri e delle fonti in genere; realizzazione maquette di analisi spaziale e plastica, principi di tecnica costruttiva.

Programma esteso

Tema di progetto del laboratorio è il padiglione ligneo inserito in una precisa situazione urbana nella città di Parma.
Il picolo padiglione è inteso come luogo di conoscenza e interazione con lo spazio aperto; come piccola architettura che agisce nella città, in luoghi singoli e costituenti una ideale triangolazione, fatta di tensione e rimandi.
Programma:
Tema del laboratorio è la costruzione di un itinerario urbano legato alla riflessione attorno al tema della conoscenza e della narrazione. I luoghi dell’itinerario, corrispondono allo svolgimento del tema laboratoriale come “stazioni” di una ideale mostra urbana che trova sede in una serie di padiglioni lignei.
Nella prima parte dell’anno, sono stati analizzati esempi poi restituiti attraverso il disegno a mano e la realizzazione di una maquette. Attraverso questa analisi, alla fine del primo semestre, sono stati esposti i lavori in modo seminariale, al fine di condividere la conoscenza delle singole architetture studiate, rispetto al tema del rapporto tra funzione, sistema costruttivo, linguaggio.
A partire dal secondo semestre lo studente approccia alla restituzione a scala territoriale della città di Parma, intesa come testo di riferimento rispetto al quale fare entrare in realizzazione le piccole architetture oggetto del progetto.
La progettazione ha come obiettivo la capacità di organizzare uno spazio elementare coerentemente cogli aspetti concettuali e la scala urbana del progetto, fino a determinare il linguaggio del manufatto architettonico attraverso scelte progettuali di tipo tettonico e costruttivo.
Il disegno come requisito fondamentale e l’elaborazione di modelli di studio e restituzione sono gli strumenti necessari.

Esiti:
A seguito dello studio dell’itineraio attraverso una serie di visite nella città di Parma e l’introduzione alla storia della forma urbis e del paesaggio agrario intesi - l’uno e l’altro - come deposito di culture e forme, si sono determinati i siti di progetto a partire da alcuni vincoli. Allo studente è richiesto di legare un tema rispetto a quello generale della narrazione della città intesa come luogo di scambio, incontro, cultura e scienza ad uno dei luoghi dell’itinerario e, a partire dalla determinazione di singoli temi proposti dai gruppi di lavoro.
L’esito progettuale è quello della costruzione dell’itinerario come espediente didattico che porti lo studente alla coerente e equilibrata messa a sistema dei concetti di tipo, tema, programma, tipologia costruttiva, linguaggio, carattere dell’edificio, al fine di elaborare gli elementari strumenti e categorie concettuali per potersi avvicinare al progetto del secondo anno.

Bibliografia

Indicazioni bibliografiche specifiche verranno trasmesse in apposita comunicazione.

Metodi didattici

Il laboratorio è inteso come luogo dell'operare singolare e collettivo in cui si progetta, secondo una metodologia di scambio dialettico tra docente e discente, singolarmente o in piccoli gruppi (max 2/3 studenti). Nella prima fase, quella di raccolta delle conoscenze e analisi istruttoria, verranno indicate allo studente ricerche bibliografiche o archivistiche. L'insegnamento si avvale di lezioni teoriche frontali (del corso di Composizione architettonica I e Caratteri distributivi degli edifici), seminari e attività laboratoriali sul progetto di architettura. Nelle diverse fasi sono discusse le problematiche generali sia teoriche che pratiche affrontate nel progetto dallo studente, il quale ha la possibilità di sperimentare, sotto la guida del docente maieuta, soluzioni autonome.
Le attività didattiche saranno condotte privilegiando modalità di apprendimento attivo alternate a lezioni, studio di casi e seminari di approfondimento. Durante lo studio di casi (in generale autori e/o progetti di architettura contemporanea) sarà privilegiato il confronto con lo studente, sui temi basici della progettazione architettonica, anche al fine di far emergere eventuali preconoscenze sui temi in oggetto da parte degli studenti.
Nel corso verranno invece attivati cicli di apprendimento esperienziale in cui gli studenti saranno tenuti ad applicare le conoscenze attraverso una riscrittura di un progetto di architettura.

Modalità verifica apprendimento

Il corso, prevede la verifica dell’apprendimento attraverso la valutazione del progetto inteso come sintesi delle conoscenze e della capacità dello studente di applicarle. Eventuali altre esercitazioni e/o approfondimenti (Ex-Tempore/ricerca/studio di casi) saranno valutate nel corso dell’anno.
La prova finale orale è costituita da un colloquio individuale attraverso il quale si verificheranno la conoscenza e la capacità di comprensione critica dell’architettura costruita (1° descrittore di Dublino) in relazione al progetto. Nel colloquio saranno verificate anche le capacità comunicative e di apprendimento/ragionamento, la chiarezza dell’esposizione e l’utilizzo della terminologia specifica della disciplina (4°,
5° descrittore di Dublino). La capacità di applicazione delle conoscenze sarà verificata attraverso gli elaborati di progetto.
Durante la prova finale, nel caso di progettazione/esercitazione di gruppo, è necessario che ogni membro del gruppo padroneggi tutta l’esercitazione nella sua completezza nonché espliciti le parti che ha curato personalmente.

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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