Obiettivi formativi
Conoscenze e capacità di apprendimento:
Al termine del corso, lo studente avrà acquisito una preparazione specifica in tema di pianificazione urbanistica, espropriazione per pubblica utilità (Testo Unico dell’espropriazione), attività edilizia (Testo Unico dell’Edilizia) e disciplina del paesaggio (Codice dei beni culturali e del paesaggio), e ciò anche a seguito dell’esame di casi pratici
Lo studente maturerà, inoltre, le conoscenze e competenze di base della disciplina di riferimento, per affrontare, in futuro, un approfondimento e una valutazione autonoma di tali aspetti, certamente necessari per lo svolgimento della professione, sia in forma libera, che alle dipendenze di una pubblica amministrazione.
Competenze:
Alla fine del percorso di studio, lo studente avrà appreso i procedimenti per la formazione degli strumenti urbanistici, per la localizzazione delle opere pubbliche, e per il rilascio dei titoli abilitativi, anche in zone o su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico o culturale, nonché le norme che li disciplinano. Lo studente sarà, dunque, in grado, di istruire, in autonomia, i principali adempimenti connessi a tali procedimenti, ora consistenti, principalmente, nella compilazione di formulari unici predisposti sia a livello nazionale, che regionale.
Capacità comunicative:
Al superamento dell’esame lo studente dovrà avere maturato una sufficiente proprietà di linguaggio, quanto meno per quanto attiene la terminologia tecnico-giuridica specifica dell’insegnamento.
Prerequisiti
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Contenuti dell'insegnamento
- Profili costituzionali e principi generali del diritto amministrativo (fonti del diritto);
- Pianificazione urbanistica: aspetti generali;
- Pianificazione urbanistica generale operativa: piano regolatore generale e programma di fabbricazione;
-Pianificazione urbanistica attuativa ordinaria: spaziale: piani particolareggiati, PEEP e piani di lottizzazione
- Il regime di localizzazione delle opere pubbliche;
- L'espropriazione per pubblica utilità.
- La disciplina dell’attività edilizia in generale;
- Il regolamento edilizio, la Commissione edilizia comunale e lo Sportello Unico per l’Edilizia;
- Il permesso di costruire;
- La segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.) e la previgente denuncia di inizio attività (d.i.a.);
- La c.d. “super d.i.a.”;
- Gli illeciti urbanistico-edilizi;
- La disciplina generale del paesaggio (cenni storico-evolutivi);
- Il ruolo e i poteri delle Soprintendenze, quali articolazioni periferiche del MIBAC
- La natura ed il procedimento per la costituzione del vincolo paesaggistico;
- Il rapporto tra l’attività edilizia e la tutela del paesaggio;
- La disciplina generale dei beni culturali;
- I vincoli culturali diretti e indiretti
Programma esteso
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Bibliografia
G. Pagliari, Corso di Diritto urbanistico, V ed., Giuffrè, Milano 2015 (ISBN: 978-88-14-20044-1), relativamente ai seguenti capitoli: Parte Prima (integralmente), Parte Seconda, Capitoli I, IV, V, VI, VII, VIII, X, XI, XII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX, Parte Terza, Capitoli I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, Parte Quarta, Capitoli I e II, Parte Quinta, Capitoli I, III e IV, Parte Sesta, Capitoli I, II e III.
È ovviamente opportuna la consultazione anche di un codice specialistico. Tra i tanti, si segnala:
R. Chieppa (a cura di), Codice di diritto amministrativo, 2018, Giuffrè editore, Milano
ISBN: 978-88-14-22673-1
Letture facoltative suggerite:
G. Pagliari, Piani urbanistici e piani paesaggistici: il progetto di paesaggio, in Il diritto dell’economia, 2009, pag. 595 e ss.
G. Pagliari – M. Sollini – G. Farri, Regime della proprietà privata tra vincoli e pianificazione dall'Unità d'Italia ad oggi, in Rivista Giuridica dell’Edilizia n. 6/2015, II, pag. 283 e ss.
M. Brocca, Paesaggio e agricoltura a confronto. Riflessioni sulla categoria del «paesaggio agrario», in Rivista Giuridica dell’Edilizia n. 1-2/2016, II, pag. 3 e ss.
Metodi didattici
Il corso si articola in una serie di lezioni frontali di apprendimento attivo, nel corso delle quali sarà sempre riservato uno spazio dialogico con l'aula. In corrispondenza di ogni tema affrontato, saranno forniti numerosi esempi di applicazione pratica dei singoli istituti giuridici. Le lezioni saranno integrate da seminari di approfondimento con tecnici esperti dei singoli settori di interesse. Tutta la normativa citata o analizzata in aula verrà resa disponibile, all'inizio del corso, sulla piattaforma Elly, e costituirà parte integrante del programma di apprendimento e di esame. Si ricorda agli studenti non frequentanti di controllare il materiale didattico disponibile ed aggiornato dal docente tramite la piattaforma Elly.
Modalità verifica apprendimento
La verifica della preparazione consiste in una prova scritta (test), ed in una eventuale prova orale facoltativa, da tenersi nello stesso giorno di somministrazione del test scritto, ed immediatamente dopo la sua correzione ad opera del docente.
L'esame consiste in un test scritto, della durata di 40 minuti, composto di 11 quesiti, di cui 10 a risposta chiusa, ed uno a risposta aperta.
Ogni quesito a risposta chiusa presenta tre possibili risposte, di cui solo una esatta.
Il punteggio massimo conseguibile con il superamento del test è pari a 27/30.
Il test si compone di n. 2 quesiti a risposta chiusa, ciascuno del valore di 1 punto, di n. 3 quesiti a risposta chiusa, ciascuno del valore di 2 punti, e di n. 5 quesiti a risposta chiusa, ciascuno del valore di 3 punti.
Il quesito a risposta aperta ha un valore di 4 punti. La valutazione della risposta fornita al quesito a risposta aperta - da 0 a 4 punti - è fondata sulla verifica della padronanza della lingua italiana e del lessico tecnico della disciplina, nonchè sulla completezza, pertinenza e coerenza della risposta, rispetto all'oggetto del quesito.
In caso di superamento positivo del test, ossia con il conseguimento di una votazione pari ad almeno 18/30 (sufficienza), lo studente ha la facoltà di accettare o rifiutare il voto.
In caso di accettazione semplice, si procederà alla successiva verbalizzazione in forma telematica.
In caso di accettazione del voto conseguito all'esito della prova scritta, ma con richiesta di integrazione orale, lo studente si sottopone immediatamente alla prova orale integrativa, consistente nella somministrazione di un'unica domanda, per la quale il massimo punteggio attribuibile è pari a 3/30 (oltre eventuale lode, conseguibile laddove lo studente dimostri, in particolare, una notevole padronanza del lessico tecnico, oltreché la capacità di istituire, in forma autonoma, collegamenti dinamici tra diversi argomenti). La domanda somministrata nella prova orale facoltativa non consiste nella mera richiesta di chiarimenti o precisazioni alle risposte rese nella prova scritta, sibbene nella proposizione allo studente di un quesito su argomento d'esame non ricompreso nel test scritto.
In caso di integrazione orale, il voto di partenza è costituito da quello conseguito all'esito della prova scritta, che rappresenta una base intangibile.
In caso di rifiuto del voto conseguito all'esito della prova scritta, lo studente potrà ripresentarsi al successivo appello, previa adeguata preparazione.
Nel corso delle prove somministrate (test obbligatorio ed eventuale colloquio orale facoltativo), lo studente sarà valutato, prioritariamente, in relazione ai seguenti parametri:
a) adeguata capacità di esposizione linguistica (scritta e orale) dei concetti, con buona padronanza del lessico tecnico-giuridico acquisito;
b) capacità di identificare e valorizzare le connessioni esistenti tra i diversi istituti del diritto delle opere pubbliche, dell’edilizia e dei beni culturali e paesaggistici, fornendo dimostrazione di una preparazione coerente e sistematica, che non si sviluppi come mera sommatoria di macro-argomenti apparentemente indipendenti;
c) adeguata capacità di ragionamento, che prescinda dalla formale acquisizione ed acritica ripetizione di dati normativi puramente letterali
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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