Perché a Parma?
Il corso è rivolto a chi interessa la lingua e cultura dei Sordi italiani e vuole lavorare professionalmente in contatto con tale mondo.
L’oggetto di studio sono la lingua dei segni italiana (LIS) e la sua cultura, e la lingua dei segni italiana tattile (LIST). Esse vengono approfondite in ogni loro aspetto, storico, sociale, legale, artistico, per fornire al professionista che uscirà dal Corso la possibilità di essere adeguato a ogni sfida richiesta dai diversi frangenti lavorativi, anche in relazione alla vocazione del territorio e alle sue possibili evoluzioni.
Il Corso consente allo studente di applicare le conoscenze teoriche acquisite direttamente nel mondo del lavoro con competenze di elevato profilo professionale, in una formazione attenta a concordare la solidità scientifica dei contenuti alla spendibilità nel mondo del lavoro. Circa un terzo della formazione (50 CFU) è costituito dal tirocinio formativo.
La figura professionale formata dal Corso è l’interprete in LIS e LIST come indicato dal Decreto Ministeriale 10 gennaio 2022, recante le «Disposizioni in materia di professioni di interprete in lingua dei segni italiana e lingua dei segni italiana tattile», figura di specialista in grado, grazie alle competenze specifiche multidisciplinari acquisite, di garantire assistenza alle imprese e agli enti e istituti pubblici con la sua professionalità specifica in tale settore.
Dopo la laurea
Conformemente ai DM 270/2004 e 59/2018 (e successive integrazioni), gli sbocchi professionali del CdL riguardano l’attività di assistenza linguistica alle imprese e agli enti e istituti pubblici, sia nell’ambito della formazione e dell’educazione linguistica sia nell’ambito dei servizi culturali rivolti a contesti multilinguistici e multiculturali e alla tutela dei dialetti e delle lingue minoritarie e delle lingue immigrate, pertinenti quindi anche alle figure previste dalla Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate n. 104/92.
Si individuano inoltre ulteriori sbocchi professionali, sempre secondo il dettato ministeriale, in quelle professioni che richiedono conoscenze fondamentali necessarie alla mediazione interlinguistica e interculturale con riferimento alle lingue oggetto di studio, vocali e segnate, le quali possono altresì comprendere un addestramento di base per lo sviluppo delle competenze necessarie all’interpretazione di trattativa.
Vista la natura a orientamento professionale del corso di laurea, non costituisce uno sbocco naturale per i suoi laureati l’iscrizione a una laurea magistrale.