METODOLOGIA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
cod. 13544

Anno accademico 2010/11
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Metodologie della ricerca archeologica (L-ANT/10)
Field
"storia, archeologia e storia dell'arte"
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
40 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Obiettivo primario dell'insegnamento è la trasmissione dei principali strumenti e metodi dell'indagine archeologica moderna, sia dal punto di vista teorico che pratico. Obiettivi secondari sono quindi il riconoscimento, la comprensione e catalogazione dei siti archeologici, al fine della loro salvaguardia, tutela e valorizzazione. Lo studente sarà condotto a maturare le competenze necessarie a decodificare nel paesaggio moderno i segni di quello antico, sia sotto il profilo territoriale che sotto quello urbano. All'acquisizione consapevole delle fonti archeologiche tradizionali andranno ad aggiungersi le competenze relative all'ampio spettro delle nuove metodologie della ricerca archeologica, mutuate dalle discipline tecnico-scientifiche. Si dovrà infine dar prova di saper commisurare alle tracce sul terreno i dati acquisiti per ciascun sito.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Titolo del corso: Leggere l'antico.

Programma esteso

La ricerca archeologica contemporanea: strumenti, metodi e nuovi indirizzi
Strumenti e metodi dell'indagine archeologica contemporanea alla luce degli indirizzi attuali. Acquisizione delle competenze sui
documenti scritti e archeologici e sull'ausilio delle nuove tecnologie applicate all'archeologia. Individuazione, comprensione,
documentazione e valorizzazione dei contesti archeologici urbani e territoriali. Archeologia di emergenza e preventiva. Il sito
archeologico nel tessuto insediativo moderno: percezione e tutela.

Bibliografia

1. C. Renfrew, P. Bahn, L'essenziale di archeologia. Teoria - Metodi - Pratiche, Bologna 2009.
2. G. Poma (a cura di), Le fonti per la storia antica, Bologna 2008, gli articoli di seguito indicati: L. Quilici, La topografia antica; R. Vattuone, S. Giurovich, G. Poma, Le fonti letterarie; A. Donati, L’epigrafia romana; E. Ercolani Cocchi, La numismatica.
3. J.-P. Adam, L’arte di costruire presso i Romani, Milano 1984, con confronto di G. Lugli, La tecnica edilizia romana, Roma 1957, vol. 2, tavole.
4. L. Malnati, Archeologia preventiva: un metodo di ricerca, in Vesuviana. Archeologie a confronto. Atti del Convegno Internazionale (Bologna, 14-16 gennaio 2008), a cura di A. Coralini, Bologna 2010, pp. 355-358.
5. P.G. Guzzo, P. Liverani, La Virtual Archaeology e le istituzioni per la tutela e la fruizione, in Ut natura ars. Virtual Reality e archeologia. Atti della Giornata di studi (Bologna, 22 aprile 2002), a cura di A. Coralini e D. Scagliarini, Bologna 2007, pp. 11-16.

Metodi didattici

Il metodo di insegnamento è commisurato alle esigenze specifiche della disciplina, che richiede la trasmissione dei principali contenuti attraverso la tradizionale lezione frontale e l'esemplificazione dei più comuni strumenti disponibili attraverso applicazioni pratiche. L'applicazione archeologica delle nuove metodologie richiede inoltre l'organizzazione di periodiche esercitazioni guidate, che garantiscano la necessaria dimestichezza con gli strumenti in uso.

Modalità verifica apprendimento

Il metodo di valutazione prevede una prova orale, con verifica dei contenuti della disciplina, anche attraverso la proposta di un esercizio pratico di applicazione delle metodologie acquisite.

Altre informazioni

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