STORIOGRAFIA DELL'ARCHITETTURA
cod. 1004133

Anno accademico 2012/13
2° anno di corso - Annuale
Docente
Settore scientifico disciplinare
Storia dell'architettura (ICAR/18)
Field
"discipline storiche per l'architettura"
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
50 ore
di attività frontali
4 crediti
sede: -
insegnamento
in - - -

Modulo dell'insegnamento integrato: STORIA E STORIOGRAFIA DELL'ARCHITETTURA (INTEGRATO)

Obiettivi formativi

La storia dell’architettura svolge un ruolo fondamentale nella formazione intellettuale e nella pratica professionale di ogni architetto: l’obiettivo primario del corso è di procurare i basilari strumenti storico-critici e bibliografici per l’analisi e per la comprensione dei principali movimenti, risultati e protagonisti di questo fondamentale periodo (1° descrittore di Dublino), che richiede approcci multipli e metodi d’analisi differenziati, pur nel costante rispetto dell’unità della storia (2° descrittore).
Lo studente dovrà: saper utilizzare la «piattaforma» di conoscenze acquisite per raggiungere un autonomo e maturo giudizio critico (3° descrittore); padroneggiare il corretto uso della terminologia disciplinare (4° descrittore); dimostrare di aver approfondito in maniera autonoma e originale la capacità di collegare fenomeni e leggere la complessità dell’ architettura (5° descrittore).

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

La storia dell’architettura e l’unità della storia. Nozione di intreccio in Paul Weine e in Manfredo Tafuri; i motivi e i limiti della critica operativa.
Il problema degli stati di nuova formazione nel Cinquecento italiano. Il consolidamento dello stato farnesiano. Politica culturale e artistica farnesiana. L’organizzazione della corte parmense, fra i nuovi Medici e la corte romana. Il giardino ducale farnesiano. La costruzione della Pilotta. Interventi sulla città. L’effimero urbano. Il crollo della torre comunale. Gli architetti.

Programma esteso

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Bibliografia

B. Adorni, L'architettura a Parma sotto i primi Farnese 1545-1630, Diabasis, Reggio Emilia 2008,
M. Tafuri, Teorie e storia dell'architettura, Laterza Bari 1968 (prima ed.).

Metodi didattici

Lezioni ex cathedra in aula con proiezioni di immagini e di filmati; eventuali visite a musei e monumenti; eventuali seminari d’ approfondimento tenuti da specialisti appositamente chiamati.
La frequenza è vivamente consigliata, poiché si tratta di un corso fondamentale del curriculum e fornisce contenuti e strumenti basilari per diversi esami successivi. Soltanto nel caso di studenti impossibilitati a frequentare da validi e certificati motivi (ad esempio gli studenti lavoratori), è previsto un programma apposito, da concordare preventivamente con la docenza, secondo le indicazioni riportate al punto precedente.

Modalità verifica apprendimento

Esame orale con richiesta di elementari esemplificazioni grafiche e discussione su immagini. Le prime domande sono indirizzate a verificare la conoscenza dei temi basilari del programma e le elementari capacità di collegamento tra essi. Il secondo gruppo di domande valuterà nel dettaglio il grado di autonomia di giudizio; padroneggiare il corretto uso della terminologia disciplinare (4° descrittore); dimostrare di aver approfondito in maniera autonoma e originale la capacità di collegare fenomeni e leggere la complessità dell’architettura (5° descrittore).

Altre informazioni

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