ARCHEOLOGIA E TOPOGRAFIA DEL MONDO CLASSICO (INTEGR)
cod. 1005542

Anno accademico 2013/14
2° anno di corso - Primo semestre
Docente responsabile dell'insegnamento
MORIGI Alessia
insegnamento integrato
12 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Insegnamento strutturato nei seguenti moduli:

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire una formazione avanzata nel campo dell’archeologia classica e della topografia antica. Obiettivo formativo è l’acquisizione di un’ampia e qualificata conoscenza teorica e pratica delle più recenti metodologie di ricerca in tema di archeologia e topografia del mondo classico e di un’alta qualificazione nel settore della tutela, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio archeologico. Strumenti, obiettivi e metodi della ricerca archeologica contemporanea verranno acquisiti mediante la maturazione di competenze umanistiche e tecniche relative allo scavo, alla raccolta, elaborazione ed edizione dei dati, alla ricognizione di superficie, alle basi cartografiche e ai sistemi operativi, all’archeologia preventiva. L’insieme di queste competenze consentirà il raggiungimento di una consapevolezza critica del paesaggio antico, del quale si conosceranno programmi insediativi, divisioni agrarie, regimazioni idriche, sistemi stradali e infrastrutturali. Obiettivo finale sarà la capacità di decodificare il paesaggio antico in tutte le sue componenti, individuandone i sistemi semantici e pervenendo, di conseguenza, ad una gestione consapevole del paesaggio contemporaneo. In termini di conoscenza e capacità di comprensione, l’insegnamento è orientato a fornire un’avanzata conoscenza teorico-pratica dei contenuti e delle metodologie della ricerca archeologica e topografica di ambito classico. Verrà acquisita conoscenza approfondita del dibattito scientifico relativo all’archeologia e topografia greca e romana, alla diagnostica dei beni archeologici, all’informatica applicata all’archeologia, allo scavo, alla raccolta, elaborazione ed edizione dei dati, alla ricognizione di superficie, alle basi cartografiche e ai sistemi operativi, all’archeologia preventiva, alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Del paesaggio antico verrà maturata un’avanzata consapevolezza critica, utile a valutarne programmi insediativi, divisioni agrarie, regimazioni idriche, sistemi stradali e infrastrutturali e a decodificarne in maniera diacronica il sistema linguistico. Le conoscenze e le capacità di apprendimento acquisite nel percorso di laurea triennale verranno implementate attraverso la proposta di testi specialistici, eventualmente anche in lingua straniera, che consentiranno di elaborare e applicare idee originali anche attraverso la partecipazione ad iniziative mirate alla conoscenza di nuovi percorsi di ricerca e alla padronanza del dibattito scientifico sugli studi archeologici e le discipline applicate all’archeologia. Relativamente alla capacità di applicare conoscenza e comprensione, l’insegnamento, grazie ad un sostanziale ampliamento e approfondimento di conoscenze rispetto a quelle conseguite nella laurea triennale, insegnerà ad applicare le competenze acquisite in maniera autonoma ed originale e a contribuire alla ricerca e valorizzazione del bene culturale in tutte le sue valenze, mediandone il contenuto e il significato anche ai non specialisti. La capacità di applicare conoscenza e comprensione sarà favorita da lezioni frontali, seminari, esercitazioni individuali o di gruppo, organizzati nell’ambito delle attività formative. Lo studente sarà sollecitato, in questo secondo livello di studi, ad una riflessione critica sui testi proposti per lo studio individuale e ad un approccio metodologico più specialistico nei confronti delle tematiche oggetto di studio. Nell’ambito di discussioni seminariali saranno affidati specifici compiti, in cui lo studente dovrà dimostrare autonomo senso critico e capacità di risolvere problemi nuovi all’interno del quadro interdisciplinare che caratterizza il corso integrato e di applicare correttamente le metodologie e gli strumenti di ricerca più aggiornati. In termini di autonomia di giudizio, l’insegnamento è finalizzato all’acquisizione di una solida consapevolezza culturale e di autonoma capacità di giudizio nel campo degli studi archeologici e topografici di ambito classico. L’obiettivo è la maturazione di abilità avanzate relative alla documentazione e lettura dei contesti archeologici nelle svariate fasi dello scavo, della raccolta, elaborazione ed edizione dei dati, della ricognizione di superficie, della predisposizione di basi cartografiche, dell’archeologia preventiva, delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali. La gestione consapevole di queste competenze consentirà di conseguire efficaci capacità di valutazione nell’ambito della diagnostica dei beni archeologici e favorirà autonomia di lettura ed interpretazione del paesaggio antico, decodificato nei suoi elementi costitutivi e ricondotto al significato originario. L’autonomia di giudizio verrà acquisita anche attraverso eventuali esercitazioni e seminari specifici, nell’ambito delle attività formative attivate. Tali attività permetteranno di valutare correttamente ed autonomamente il bene archeologico, di leggere criticamente e interpretare correttamente i testi e le fonti documentarie, di maturare una riflessione critica sul ruolo che l’archeologia riveste nella società attuale e sulla sua storia ed evoluzione anche in rapporto alle recenti trasformazioni storiche, culturali e metodologiche. La verifica dell’acquisizione dell’autonomia di giudizio avverrà anche attraverso l’analisi di manufatti e documenti archeologici nell’ambito di discussioni e incontri tematici in cui lo studente dovrà dimostrare capacità di elaborazione critica e di approfondimento, che dovranno raggiungere piena maturità con la responsabilità di un tema di ricerca individuale. Relativamente alle abilità comunicative, lo studente dovrà saper comunicare in modo appropriato le proprie competenze e i risultati delle sue ricerche, utilizzando il linguaggio tecnico proprio della disciplina, e saper utilizzare i principali programmi e repertori informatici come strumento di documentazione e veicolo di comunicazione. L’acquisizione delle abilità comunicative sarà verificata, nel corso di esercitazioni e seminari, tramite le esposizioni orali e l’utilizzo di strumenti informatici per l’elaborazione delle immagini e per l'utilizzo dei repertori digitali relativi ai beni archeologici. In tema di capacità di apprendimento,
lo studente sarà in grado di apprendere i metodi di documentazione dei contesti archeologici e topografici antichi, anche attraverso la lettura delle principali fonti scritte ed archeologiche ad essi relative. Sarà, inoltre, capace di leggere e comprendere testi scientifici specialistici, anche in lingua straniera, e di utilizzare in modo interattivo gli strumenti informatici come canali di informazione, studio ed approfondimento. Lo studente saprà, quindi, affrontare in modo maturo ed autonomo lo studio di tematiche specifiche nell’ambito delle discipline archeologiche, scegliendo le strategie di apprendimento e di approfondimento più appropriate alle sue potenzialità e al tema prescelto. Potrà, quindi, sviluppare capacità di elaborazione tali da consentirgli di proseguire, per lo più in modo autonomo, gli studi di archeologia in una prospettiva legata, ad esempio, ad un’eventuale attività di ricerca o ad un ulteriore sviluppo delle competenze in campo professionale negli enti di ricerca pubblici e privati e nelle istituzioni preposte alla tutela e valorizzazione dei beni culturali, ovvero università, musei, soprintendenze archeologiche, fondazioni, enti pubblici e privati che presiedono alla gestione del paesaggio e che gestiscono scavo, didattica archeologica e allestimento museale.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Senza parole. Lo spazio come linguaggio nel mondo antico.

Il corso prenderà in esame la costruzione e gestione del paesaggio antico come coefficiente di identità e consenso nel mondo romano. Del sistema integrato città-campagna verranno indagati i principali fattori di sviluppo e controllo territoriale, ovvero programmi insediativi, piani regolatori, divisioni agrarie, regimazioni idriche, rete stradale e razionalizzazione infrastrutturale. Particolare riguardo verrà garantito alla programmazione e costruzione della città antica, esaminata nei suoi aspetti topografici e urbanistici e nelle sue componenti architettoniche e di arredo urbano in termini di edilizia pubblica e privata. I sistemi semantici e gli strumenti narrativi propri della città romana verranno esemplificati in specifici contesti dell’Italia antica, con particolare riguardo alle regio VIII Aemilia. L’esame del sistema linfatico del paesaggio antico vedrà il contributo delle competenze umanistiche e tecniche richieste alla figura professionale dell’archeologo e del topografo per la raccolta, elaborazione ed edizione dei dati: decodifica delle fonti scritte e archeologiche, scavo archeologico, ricognizione di superficie, basi cartografiche e sistemi operativi, carta del rischio archeologico, archeologia preventiva, nuove tecnologie applicate ai beni culturali, documentalistica archeologica, e-archaeology. Strumenti, obiettivi e metodi della ricerca archeologica contemporanea contribuiranno, infine, a definire l’apporto delle scienze archeologiche alla gestione consapevole dell’ambiente e al management dei beni culturali.

Programma esteso

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Bibliografia

Testi modulo di Archeologia:
P. Sommella, Italia antica. L’urbanistica romana, Roma 2002, pp. 17-32, 55-67, 83-92, 109-123, 143-164, 191-198.
P. Gros, M. Torelli, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari 2010, pp. 243-271.
A. Morigi, La città punica. Topografia e urbanistica, Lugano 2007, pp. 9-21 e 40-55.
A. Carandini, Le case del potere nell’antica Roma, Roma-Bari 2010, pp. 3-17 e 293-301.
E. De Albentiis, La casa dei Romani, Milano 1990, pp. 73-168.
Vivere in villa. Le qualità delle residenze agresti in età romana. Atti del Convegno (Ferrara 2003), a cura di J. Ortalli, Firenze 2006, pp. 7-41.
H. Mielsch, La villa romana, Firenze 1990, pp. 35-88.
A. Coralini, A. Guidazzoli, M. Spigarolo, M. C. Liguori, A. Baglivo, Dai pennelli ai pixels: visite virtuali di ieri e di oggi, in Davvero! La Pompei di fine ’800 nella pittura di Luigi Bazzani. Catalogo della mostra (Bologna-Napoli 2013), Bologna 2013, pp. 69-74.
A. Morigi, Forum Popili: forma e urbanistica, in Cultura abitativa nella Cisalpina romana, 1. Forum Popili, a cura di A. Coralini, Firenze 2010, pp. 174-214 e 244-276.
A. Morigi, Sarsina e la valle del Savio: la forma della città e del territorio, in Storia di Sarsina, 1. L’età antica, a cura di A. Donati, Cesena 2008, pp. 70-110.
A. Morigi, Dal tempio alla cattedrale. Verso la risemantizzazione dello spazio urbano sarsinate, in Storia di Sarsina, 2. L’età medievale, a cura di M. Mengozzi, Cesena 2010, pp. 55-95.
A. Morigi, La città dentro la città. Le trasformazioni di Parma antica, in Storia di Parma, 2. Parma romana, a cura di D. Vera, Parma 2009, pp. 659-691.
A. Morigi, Carsulae. Topografia e monumenti, Roma 1997, pp. 9-30 e 74-107.
A. Morigi, Spoleto romana. Topografia e urbanistica, Oxford 2003, pp. 3-11 e 128-146.

Testi modulo di Topografia:
L. Quilici, S. Quilici Gigli, Introduzione alla topografia antica, Bologna 2004.
Misurare la terra. Centuriazione e coloni nel mondo romano. Catalogo della mostra (Modena 1983-1984), Modena 1983, pp. 71-165.
F. Guandalini, Le centuriazioni in Emilia Romagna, in Urbanizzazione delle campagne nell'Italia antica, Roma 2001, pp. 71-79.
Antichi paesaggi. Una proposta di valorizzazione della centuriazione romana in Emilia-Romagna, a cura di F. Lenzi, Bologna 2009, pp. 11-48.
Viae publicae romanae. Catalogo della mostra (Roma 1991), Roma 1991, pp. 17-24 e pp. 33-35.
L. Quilici, Le strade dell’Emilia antica, in Orizzonti, 1, 2000, pp. 115-138.
A. Morigi, «. in un gomitolo di strade.». La formazione storica del paesaggio itinerario dell’alto appennino parmense, in Discipline del paesaggio. Un laboratorio per le scienze umane, a cura di G. Iacoli, Milano-Udine 2012, pp. 101-122.
La linea e la rete. Formazione storica del sistema stradale in Emilia Romagna, a cura di P.L. Dall’Aglio, I. Di Cocco, Milano 2006, pp. 47-82, 141-155, 213-222, 281-291, 305-309.
A. Morigi, Forum Popili: forma e urbanistica, in Cultura abitativa nella Cisalpina romana, 1. Forum Popili, a cura di A. Coralini, Firenze 2010, pp. 215-243.
A. Morigi, La città dentro la città. Le trasformazioni di Parma antica, in Storia di Parma, 2. Parma romana, a cura di D. Vera, Parma 2009, pp. 691-693.
A. Morigi, Sarsina e la valle del Savio: la forma della città e del territorio, in Storia di Sarsina, 1. L’età antica, a cura di A. Donati, Cesena 2008, pp. 38-62.
P.L. Dall’Aglio, Annotazioni storico-topografiche, in Monte Sorbo. La pieve singolare, a cura di M. Mengozzi, Cesena 2012, pp. 69-74.
G. Cera, Scali portuali nel sistema idroviario padano in epoca romana, in Agricoltura e commerci nell’Italia antica, Roma 1995, pp. 179-198.
Uomo acqua e paesaggio. Atti dell’incontro sul tema ‘Irreggimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico’, Roma 1997, pp. 99-142, 165-184, 193-212.
Tabula Peutingeriana. Le antiche vie del mondo (Biblioteca di Geographia Antiqua, 3), Firenze 2003, pp. 7-16, 53-66.
L. Quilici, S. Quilici Gigli, Esperienze di studio e rilevamento per la ricostruzione del paesaggio antico, in La forma della città e del territorio. Esperienze metodologiche e risultati a confronto. Atti dell’Incontro di studio (Santa Maria Capua Vetere 1998), Roma 1999, pp. 91-102.
Il mazzo delle carte. L’informatizzazione dell’archivio cartografico e aerofotografico dell’IBC, a cura di I. Di Cocco, S. Pezzoli, Bologna 2012, pp. 53-90.
Per la consultazione on-line della Tabula Peutingeriana si rimanda ai seguenti siti:
www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost03/Tabula/tab_intr.html
www.olschki.it/Plus/htm/2003/52691/52691.htm

Metodi didattici

Il metodo di insegnamento è commisurato alle esigenze specifiche della disciplina, che richiede la trasmissione dei principali contenuti della ricerca archeologica attraverso la tradizionale lezione frontale e l'esemplificazione dei più comuni strumenti di lavoro attraverso eventuali applicazioni pratiche, in caso integrate da incontri seminariali in collaborazione con le principali istituzioni museali regionali. Il materiale di lavoro impone il costante utilizzo di supporti informatici, che possano immediatamente trasferire, a livello visivo, i contenuti in esame. Gli studenti saranno invitati a interagire con la principali banche dati digitali e ad acquisire dimestichezza con le nuove tecnologie applicate ai beni culturali, con particolare attenzione alla e-archaeology, alla documentalistica archeologica, ai sistemi informativi territoriali, alla cartografia archeologica. Al termine dell’insegnamento sarà richiesta la discussione seminariale di un argomento di ricerca affidato durante le lezioni.

Modalità verifica apprendimento

Il metodo di valutazione prevede una prova orale preceduta da eventuali discussioni ed esercitazioni seminariali su un tema di ricerca specifico. Domande sulle principali linee del dibattito scientifico relativo all’archeologia e topografia del mondo classico mireranno a verificare conoscenze e competenze sulla diagnostica dei paesaggi antichi, sui sistemi semantici della città e del territorio greco e romano, sulla storicizzazione delle dinamiche insediative, sulla tutela, conservazione e valorizzazione delle evidenze archeologiche. La sufficienza verrà considerata raggiunta se sarà verificata l’acquisizione di conoscenze avanzate e strumenti d’indagine specialistici che possano supportare la profonda comprensione del sistema linfatico del paesaggio antico e la gestione consapevole delle metodiche di ricerca archeologiche e topografiche che lo riguardano. Il punteggio sarà calcolato in base alla capacità dello studente di acquisire consapevolezza critica dei contenuti del dibattito archeologico sul paesaggio greco e romano e dei più raffinati strumenti e metodi della ricerca archeologica contemporanea relativa alla città e al territorio. Il punteggio finale dell’esame integrato sarà calcolato facendo la media dei punteggi conseguiti negli esami singoli.

Altre informazioni

La frequenza è vivamente consigliata. Programma e bibliografia verranno indicati durante lo svolgimento delle lezioni e saranno disponibili sul sito dell’insegnamento sul portale www.lea.unipr.it, dove verranno pubblicati anche tutti i materiali e le informazioni relative ad attività ed iniziative previste durante il semestre, che saranno automaticamente recapitate via mail agli studenti iscritti. Durante le lezioni verranno concordate discussioni seminariali: gli studenti sono, quindi, invitati a prendere al più presto contatto con il docente.