FILOLOGIA SLAVA
cod. 15015

Anno accademico 2013/14
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Slavistica (L-LIN/21)
Field
Discipline filologiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Il corso permette allo studente di:
- acquisire conoscenze di taglio diacronico che consentano allo studente maggiore comprensione, consapevolezza e autonomia di giudizio riguardo lingua slava studiata;
- raccogliere dati, informazioni, conoscenze, da fonti differenziate per un’interpretazione e una riflessione storico-linguistica quanto più possibile autonoma;
- acquisire un quadro linguistico comparato necessario a una corretta contestualizzazione della lingua slava studiata dallo studente;
- conoscere e comprendere le tappe fondamentali che hanno portato alla formazione delle varie lingue slave moderne;
- comprendere e interpretare passi redatti in paleoslavo, applicando le proprie conoscenze di base al fine di comunicare e argomentare nozioni linguistiche presentate nel corso.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il corso intende introdurre allo studio della civiltà slava e dello sviluppo delle lingue slave dall’unità alla pluralità. Nella prima parte, di carattere generale, si introdurrà un panorama sintetico della storia linguistica, politica e religiosa degli slavi, con particolare riferimento alla civiltà russa (la patria originaria, le migrazioni degli slavi; la missione di Cirillo e Metodio; la nascita del paleoslavo e la creazione degli alfabeti; i rapporti tra alfabeto glagolitico e alfabeto cirillico; la tradizione cirillo-metodiana nella Slavia Ortodossa). Una seconda parte sarà dedicata ai fondamenti di fonologia e morfosintassi del paleoslavo. Le esercitazioni pratiche riguarderanno la lettura e commento linguistico-filologico di alcuni passi e testi tratti dal Canone paleoslavo. sec. Il materiale per le esercitazioni pratiche è fornitodurante il corso e reso disponibile su piattaforma Lea. La bibliografia completa e puntuale è indicata nel programma d’esame.

Programma esteso

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Bibliografia

Cantarini A., Lineamenti di fonologia slava, Brescia 1979
Conte F., Gli Slavi. Le civiltà dell’Europa centrale orientale, Torino 1991.
Dvornik F., Gli Slavi. Storia e civiltà dalle origini al secolo XII, Padova 1974.
Garzaniti M., Gli slavi, Roma 2013.
Kamcatnov A., Staroslavjanskij jazyk, Moskva 2002
Krivcik V. F., Mozejko N. S., Staroslavjanskij jazyk, Minsk 1985.
Lunt H. G., Old Church Slavonic Grammar, Den Haag 1974.
Marcialis N., Introduzione alla lingua paleoslava, Firenze, 2005.
Picchio R., Letteratura della Slavia ortodossa, Bari 1991.
Schenker A.M., The Dawn of Slavic, Yale UP 1995.
Skomorochova Venturini L. , Corso di lingua paleoslava. Pisa 2000.
Vaillant A. , Manuel du vieux slave, t. 1, Paris 1964.

Metodi didattici

Le lezioni frontali prenderanno avvio da un profilo storico-linguistico che spazia dalle origini della civiltà slava alla formazione delle varie lingue slave moderne, con indicazioni bibliografiche specifiche di approfondimento autonomo tramite letture e uso di materiali e supporti diversi. Verrà richiesta comunque una partecipazione attiva da parte degli studenti nella lettura e nell’interpretazione di documenti e testi.

Modalità verifica apprendimento

E’ prevista una modalità di verifica orale; nel corso dell’esame orale si verificheranno:
- conoscenza di contesti storico-culturali-linguistici degli Slavi, delle varie lingue slave con particolare attenzione a quella russa;
- acquisizione di conoscenze e capacità di applicazione dei principali fenomeni fono-morfologici e sintattici del paleoslavo;
- capacità di lettura e commento filologico di passi trattati durante il corso;
- capacità di comunicazione in merito ai principali nodi tematici, nonché la rielaborazione personale, capacità di approfondimento, collegamento trasversale dello studente, finalizzate a sostenere argomentazioni, riflessioni e interpretazioni più autonome possibile;
- sarà considerata valutazione insufficiente quella che non dimostrerà l’acquisizione dei requisiti minimi sopra elencati. Una valutazione sufficiente (18-23/30) sarà quella determinata da una minima acquisizione di conoscenze dei contesti storico-linguistici, da una sufficiente competenza nell’orientarsi e nell’applicazione di conoscenze morfosintattiche del paleoslavo (anche applicate alla lettura di passi presi in esame) . Conoscenze e competenze di livello discreto, buono o ottimo degli indicatori sopraelencati porteranno a una valutazione discreta (24-25/30), buona (26-28/30) o ottima/eccellente (29-30 e lode).

Altre informazioni

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