FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
cod. 00386

Anno accademico 2012/13
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Filosofia e teoria dei linguaggi (M-FIL/05)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Il corso si propone di introdurre gli studenti ai principali problemi dell'epistemologia contemporanea e alle forme di argomentazione usate. I testi di riferimento contengono indicazioni per la prosecuzione dello studio sugli stessi temi a un livello più avanzato e il docente a lezione darà altre informazioni per orientare in particolare gli studenti di filosofia.

Prerequisiti

Il corso si rivolge a tutti gli studenti e non richiede nessuna conoscenza preliminare né della letteratura filosofica, né della storia della filosofia.

Contenuti dell'insegnamento

Titolo del corso: Linguaggio e conoscenza. Introduzione all’epistemologia

Tema del corso è la conoscenza proposizionale – la conoscenza di ciò che può essere espresso da un enunciato dichiarativo. Tra gli argomenti trattati: il rapporto tra verità, conoscenza e credenza, il valore della conoscenza, il problema di Gettier, la giustificazione e la razionalità, le fonti della conoscenza (percezione, memoria, testimonianza), lo scetticismo, l’obiettività. La parte centrale del corso insisterà sui temi della percezione, particolarmente della percezione visiva, e della rappresentazione della conoscenza. Tra i testi di riferimento, un manuale e alcuni articoli di autori classici. I testi potranno essere anche in lingua inglese.

Programma esteso

Le prime sei settimane del corso saranno prevalentemente dedicate all’esposizione del manuale. Gli studenti che prendono 6 cfu all’esame possono limitarsi a seguire questa parte del corso e saranno esaminati esclusivamente sui temi che vi saranno trattati.

Bibliografia

. Blackburn, Truth. A Guide for the Perplexed, Penguin, 2005.

K. DeRose (1995), “Solving the Skeptical Problem”, The Philosophical Review, 104, pp. 1-52.

F. Dretske (1971), “Conclusive Reasons”, Australasian Journal of Philosophy.

P. Engel, R. Rorty, A cosa serve la verità, Il Mulino, 2005.

P. Engel, Verità, Riflessioni su alcuni truismi, De Ferrari Editore, 2004.

E.L. Gettier, “Is Justified True Belief Knowledge?”, (tr. it. in M. Santambrogio, Manuale di scrittura (non creativa), Laterza, 2007).

A.I. Goldman (1967), “A Causal Theory of Knowing”, The Journal of Philosophy, 1967.

D. Marconi, Per la verità. Relativismo e filosofia, Einaudi 2007.

D. Pritchard (2008), “Sensitivity, Safety and Anti-Luck Epistemology”, in J. Greco (ed.), The Oxford Handbook of Skepticism, Oxford University Press, pp. 437-455.

D. Pritchard, What is this thing called knowledge?, Routledge, 2006, 20102

G. Volpe, La verità, Carocci Editore, 2012.

Metodi didattici

Nelle lezioni frontali il docente spiegherà il manuale di riferimento e commenterà alcuni brevi articoli, che gli studenti dovranno leggere autonomamente. Gli studenti dovranno inoltre scrivere brevissimi testi, sui temi indicati sia dal manuale, sia dal docente, in preparazione dell'esame scritto.

Modalità verifica apprendimento

Esame scritto (stesura di un breve saggio o risposte a quesiti aperti) seguito da un esame orale.

Altre informazioni

Saranno usati alcuni strumenti didattici informatici messi a disposizione dell’ateneo, come il blog presente nel sito lea.unipr.it, a cui tutti gli studenti iscritti hanno libero accesso. Attraverso questo strumento gli studenti avranno la possibilità di porre domande al docente e di leggere le sue risposte pubbliche. Sullo stesso sito saranno resi disponibili testi aggiuntivi, non elencati qui sopra. Chi lo desidera potrà rendere pubblica sullo stesso sito la propria relazione (di cui sopra) nell’ultima fase del corso.