HAZARDS IN MOUNTAIN, HILLY AND ALLUVIAL ENVIRONMENTS
cod. 1012490

Anno accademico 2024/25
2° anno di corso - Secondo semestre
Docenti
Settore scientifico disciplinare
Geologia applicata (GEO/05)
Ambito
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
72 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in INGLESE

Obiettivi formativi

Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di:
- conoscere i processi ed i rischi che caratterizzano gli ambienti montani, collinari e di pianura;
- conoscere i processi ed i rischi generati dal cambiamento climatico;
- riconoscere, analizzare e valutare criticamente gli effetti di eventi climatici estremi negli ambienti montani, collinari e di pianura;
- analizzare dati ed informazioni provenienti da più discipline per leggere gli effetti del clima sul territorio;
- comunicare i risultati di un’analisi qualitativa di eventi estremi in un determinato ambiente.

Prerequisiti

Conoscenze di base nelle seguenti discipline: stratigrafia, geomorfologia, idrogeologia e geochimica.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso si propone di analizzare le pericolosità naturali attraverso lo studio dei processi, dei rischi e degli effetti geologici, sedimentologici e geomorfologici generati dal cambiamento climatico e dai fenomeni di precipitazione intensa negli ambienti montani, pedemontani e di pianura. Il corso affronta le tematiche da un punto di vista multidisciplinare attraverso lezioni frontali, esempi di diverse aree di studio ed escursioni sul terreno.

Programma esteso

PRIMA PARTE- ARCHITETTURA DELLE PIANE ALLUVIONALI E PROCESSI SEDIMENTOLOGICI E GEOMORFOLOGICI.
Nella prima parte i docenti, proff. Manzi, Persico, Chelli, Artoni, tratteranno le seguenti tematiche:
- processi sedimentologici e distribuzione di facies nelle piane alluvionali;
- controllo climatico auto- e allo-ciclico nella architettura e nella evoluzione stratigrafica;
- sequenze stratigrafiche nelle piane alluvionali ed esempi dell’area del fiume Po;
- reperti fossili nella piana alluvionale del fiume Po quali indicatori dell’evoluzione paleoclimatica e paleoambientale;
- processi geomorfologici e forme correlate in corrispondenza di versanti e in ambiente fluviale;
- le conoidi alluvionali delle aree sintettoniche pedemontane come fattore di rischio ma anche di risorsa.
SECONDA PARTE – FRANE, USO E PROTEZIONE DEL SUOLO IN SCENARI DI CAMBIAMENTO CLIMATICO ED EVENTI METEOROLOGICI ESTREMI.
Nella seconda parte i docenti, proff. Valentino, Chelli, Leonelli, Petrella, Iacumin, tratteranno le seguenti tematiche:
- mappe di suscettibilità variabili nel tempo per frane indotte dalle precipitazioni;
- effetti geomorfologici connessi alla dinamica di versante e all’ambiente fluviale di eventi meteorologici intensi;
- processi di instabilità di versante a scala multidecennale attraverso l’analisi di proxy data;
- differenti approcci di stabilità di versante per differenti tipi di frane e sistemi di allerta precoce;
- valutazione sito specifica e valutazione dei fattori di innesco su larga scala delle frane superficiali indotte dalle precipitazioni.
- effetti della variabilità climatica sulle acque sotterranee.
- idrologia isotopica e vulnerabilità degli acquiferi.
TERZA PARTE – ESCURSIONI IN CAMPO
Nella terza parte i docenti, proff. Artoni, Chelli, Leonelli e Petrella, condurranno escursioni didattiche in diverse aree di studio al fine di osservare direttamente sul terreno le evidenze dei processi e dei rischi indotti dal cambiamento climatico e dagli eventi estremi.

Bibliografia

Slide del docente caricate sul portale ELLY.
Pubblicazioni scientifiche caricate sul portale ELLY.

Metodi didattici

Le attività didattiche prevedono:
- lezioni frontali finalizzate all’acquisizione delle conoscenze base dei temi dell’insegnamento;
- presentazione e discussione di diversi casi studio in cui vengono ben rappresentati i concetti base;
- seminari di approfondimento su tematiche specifiche alcune svolte anche in laboratorio;
- apprendimento esperienziale attraverso escursioni didattiche durante le quali gli studenti osserveranno e analizzeranno direttamente in campo processi e fenomeni descritti durante le lezioni frontali.

Le slide utilizzate a supporto delle lezioni verranno caricate sul portale ELLY. Per scaricare le slide è necessaria l’iscrizione al corso on line. Le slide vengono considerate parte integrante del materiale didattico.

Modalità verifica apprendimento

Lo studente dovrà approfondire una tematica a sua scelta tra quelle trattate durante il programma di insegnamento. Successivamente dovrà esporre oralmente la sua ricerca attraverso una presentazione in Power Point alla commissione d’esame.
La valutazione verrà effettuata secondo i seguenti criteri:
- conoscenza dei processi ed i rischi che caratterizzano gli ambienti montani, collinari e di pianura e quelli innescati dal cambiamento climatico (8 punti max)
- capacità di sviluppo della tematica (8 punti max)
- capacità di esposizione (8 punti max)
- capacità di connessione multidisciplinare (8 punti max).
Il voto conseguito all’esame sarà il risultato della somma dei punti acquisiti per ciascuna voce sopra indicata. L’esame si riterrà superato per un punteggio uguale o superiore a 18. Con un punteggio maggiore di 30 sarà attribuita la lode. Per ciascuna voce indicata è necessario raggiungere almeno un punteggio pari a 2.

Altre informazioni

Il corpo docente dell’insegnamento stabilisce che la frequenza al corso sia pari o superiore al 70% per le lezioni frontali ed i laboratori. Mentre deve essere pari o superiore al 75% per le escursioni didattiche.
Inoltre suggerisce di sostenere l’esame subito dopo la chiusura del corso.