SAGGISTICA ITALIANA
cod. 1001186

Anno accademico 2024/25
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Carlo VAROTTI
Settore scientifico disciplinare
Letteratura italiana (L-FIL-LET/10)
Ambito
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

1) Potenziamento della capacità critico-interpretative del testo letterario.
2) Perfezionamento del lessico disciplinare
3) Acquisizione di una maggiore duttilità nell'approccio al testo letterario, attraverso l'adozione di metodi e di teorie interpretative diverse.

Prerequisiti

Nessuno specifico

Contenuti dell'insegnamento

Giovani e rivoluzione. Generazioni, biografie, letteratura

Il corso si colloca sullo sfondo teorico di un approccio sociologico-letterario: in quale misura l’analisi delle circostanze storiche e le esperienze biografiche dell’autore sono fattori criticamente produttivi; e, specularmente, in quale misura la produzione letteraria di uno scrittore (dai temi prediletti, alle peculiari scelte stilistiche) sono uno strumento di accesso alla comprensione storica di un’epoca?
Utilizzando i modelli critici di alcuni classici della critica (Lukács, Auerbach, Escarpit) e della sociologia (Mannheim) di cui si analizzeranno alcune pagine esemplari, il corso prende in esame, attraverso l’analisi di alcuni casi di studio, il nesso tra età giovanile e ‘rivoluzione’ e l’articolazione contemporanea del concetto di generazione.

Programma esteso

Il corso esamina, attraverso alcuni casi esemplari, il modo in cui non solo la provincia è stata rappresentata nella letteratura italiana del dopoguerra, ma soprattutto come essa abbia in qualche modo generato un ‘mito’. Da simbolo della marginalità, delle aspirazioni deluse e frustrate, della ristrettezza mentale (riprendendo una contrapposizione tra capitale e provincia, in gran parte nutrito dal modello del romanzo francese ottocentesco),la ‘provincia’ si associa già negli anni della ricostruzione a valenze positive (luogo di una nuova vitalità; spazio in cui covano energie che la nazione deve valorizzare per costruire una nuova società e nuovi valori), o assume una peculiare valenza conoscitiva, dell’uomo e della sua condizione esistenziale. La provincia può allora diventare (esemplare il caso di Bassani) il luogo privilegiato per esplorare la condizione umana, inserendo i personaggi in una rete di nessi stringente, in cui il rapporto (spesso conflittuale e irrisolto) tra individuo e città è meno mediato dalle demarcazioni sociali e culturali che strutturano i diversi ‘spazi sociali’ (molto più autoeferenziali e autonomi) delle metropoli.
Il corso prenderà le mosse da un racconto di Moravia, La provinciale (1937), che recupera e rinnova alcuni modelli del romanzo naturalista ottocentesco (in particolare Flaubert).
Si esamineranno poi alcune opere di Bassani: racconti tratti dalle Cinque storie ferraresi (1956) e Gli occhiali d’oro (1958).
Nell’ambito della dimensione più esplicitamente politica della ‘provincia’ come luogo di una possibile rivoluzione dal basso, capace di rinnovare profondamente il paese esaltandone le energie migliori, si inserisce la lettura di un piccolo capolavoro come Il lavoro culturale (1957) di Luciano Bianciardi: rilettura ironica e disincantata delle illusioni di molti intellettuali di sinistra del dopoguerra.
La provincia assume un nuovo e dirompente valore esistenziale in un narratore pienamente postmoderno come Per Vittorio Tondelli, da Altri libertini (1980) a Rimini (1985). Espressione di una narrativa ‘emiliana’ (si suggeriranno anche brani e racconti di Celati, Palandri, Guccini) che assume la provincia come elemento dialettico non già rispetto a una capitale, ma alla pervasività globale del postmoderno (che mescola con eguale disinvoltura le nuove geografie globabilizzate e i modelli e i miti culturali di diverse epoche).

Bibliografia

La bibliografia completa del corso (testi letterari e opere critiche) sarà fornita durante il corso, e inserita sul portale Elly.

Si indicano di seguito i testi su cui principalmente si lavorerà (o attraverso una lettura integrale o per sezioni significative):

U. Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis
Stendhal, Il rosso e il nero e la Certosa di Parma
De Musset, Confessioni di un figlio del secolo
I. Nievo, Le confessioni di un italiano?
L. Meneghello, I Piccoli maestri

Metodi didattici

1) Lezioni frontali
2) Lavoro laboratoriale di analisi di alcuni testi-cardine del corso

Modalità verifica apprendimento

La verifica conclusiva consiste in un esame orale, in cui verranno saggiate le conoscenze degli argomenti trattati a lezione (e della bibliografia critica assegnata); si valuteranno le capacità di collegamento, oltre alla chiarezza espositiva e alle capacità di approfondimento dei temi affrontati.

Altre informazioni

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