STORIA E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE
cod. 1008459

Anno accademico 2022/23
1° anno di corso - Annuale
Docente
- Potito D'ARCANGELO - Tommaso LUCCHETTI
Settore scientifico disciplinare
Storia medievale (M-STO/01)
Field
Scienze del territorio e della memoria
Tipologia attività formativa
Base
64 ore
di attività frontali
8 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Alla fine del corso lo studente sarà in grado di

- esporre le linee generali della storia dell’alimentazione e dell’evoluzione della cultura gastronomica in Europa, utilizzando un lessico adeguato alla disciplina storica;
- riconoscere le tipologie di fonti scritte ed iconografiche di argomento storico-alimentare presentate durante il corso, riuscendo a collocarle adeguatamente nello spazio e nel tempo e a fornire un’interpretazione sufficientemente articolata che tenga conto del contesto socio-culturale in cui esse sono state generate;
- individuare il nesso tra strutture ed esercizio del potere e produzione, trasformazione, diffusione e fruizione del cibo dall’evo medievale e moderno fino alla contemporaneità;
- riconoscere le principali tipologie di testi e documenti che nel tempo hanno trattato la produzione agro-alimentare, la cultura gastronomica e le pratiche di cucina, le arti e le cerimonialità conviviali;
- capire come le percezioni di gusto e le predilezioni del cibo e della tavola siano in costante evoluzione e di volta in volta espressione di contesti e condizionamenti sociali, economici e culturali;
- individuare le valenze simboliche ed i significati celebrativi che nel tempo sono stati riconosciuti agli alimenti ed a certi riti conviviali nelle dinamiche di consumo ordinarie e festive;
- rintracciare fonti e bibliografia di base relative a specifici temi d’indagine grazie ad una capacità critica e di giudizio che consenta di distinguere tra testi scientificamente validi, testi divulgativi, informazioni non verificabili;
- impostare e condurre una ricerca storica di base inerente specifici temi d’indagine di argomento storico-alimentare

Prerequisiti

Padronanza della lingua italiana con particolare riferimento alla grammatica e alla sintassi; nozioni di base della geografia italiana ed europea; lineamenti di storia europea dal V al XXI secolo.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso è suddiviso in tre moduli:
A) Pensare l’alimentazione: dall’età classica all’età contemporanea (prof. d’Arcangelo)
B) Storia dell’alimentazione in Europa (secoli V-XXI) (prof. d’Arcangelo)
C) Storia della letteratura gastronomica italiana (prof. Lucchetti)
Nel primo modulo saranno presentate e analizzate la riflessione medico-filosofica e scientifica europea concernente l’alimentazione dall’età classica fino ai nostri giorni.
Nel secondo modulo verranno approfonditi l’andamento e la tipologia dei consumi alimentari in relazione alla curva demografica, alle congiunture economiche, ai mutamenti sociali e politico- istituzionali in Europa nei secoli V-XXI.
Nel terzo modulo si delineeranno le principali tipologie di fonti per la cultura gastronomica e per l’arte conviviale, delineando una storia della letteratura gastronomica dall’antichità al primo Novecento, analizzandone i testi e ricettari più significativi

Programma esteso

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Bibliografia

Per tutti è richiesto lo studio dei seguenti testi:
 M. Montanari, La fame e l'abbondanza. Storia dell'alimentazione in Europa, Laterza, Roma- Bari (varie ristampe)
 M. Montanari, Il cibo come cultura, Laterza, Roma-Bari (varie ristampe)
In aggiunta, gli studenti dovranno scegliere e studiare una tra le seguenti letture:
 A Companion to Food in the Ancient World, ed. J. Wilkins - R. Nadeau, Wiley Blackwell, Chichester 2015 (pp. 1-282)
 B. Laurioux, Manger au Moyen Age: Pratiques et discours alimentaires en Europe au XIVe et XVe siècles, Paris 2013
 Nutrire il corpo, nutrire l’anima nel Medioevo, a cura di C. Crisciani – O. Grassi, Pisa, ETS, 2017
 F. Braudel, Civiltà materiale, economia, capitalismo (secoli XV-XVIII). Le strutture del quotidiano, Einaudi, Torino (varie ristampe)
 A. Toaff, Mangiare alla giudia. La cucina ebraica in Italia dal Rinascimento all’età moderna, Bologna 20112
INSIEME A
Il mondo in cucina. Storia, identità, scambi, a cura di M. Montanari, Roma-Bari 2006
 S. Pinkard, A Revolution in Taste. The Rise of French Cuisine, 1650-1800, Cambridge 2008
 J.P. Aron, La Francia a tavola. Dall’Ottocento alla Belle epoque, Einaudi, Torino 1978
 Storia d'Italia. Annali 13. L'alimentazione, a cura di A. Capatti - A. De Bernardi - A. Varni, Einaudi, Torino 1998 (Introduzione; saggi di: M. L. Betri, V. Zamagni, F. Chiapparino, G. Gallo et al., G. Moricola, G. Pedrocco, M.P. Moroni Salvatori, P. Sorcinelli, P. Corti, A. Capatti)
 A. Capatti – M. Montanari, La cucina italiana. Storia di una cultura, Roma-Bari 1999
 A. Capatti, Storia della cucina italiana, Milano, Guido Tommasi, 2014

Metodi didattici

Lezioni frontali con l’ausilio di testi scritti e immagini. È consigliata la frequenza al corso.

Modalità verifica apprendimento

L’esame di profitto si terrà in lingua italiana, avrà luogo dopo la fine dell’ultimo modulo del corso e richiederà il superamento di due prove scritte.
La prima prova consiste in una verifica scritta composta da cinque domande a risposta multipla e da una domanda a risposta semi-aperta riguardanti temi e problemi discussi nelle lezioni frontali dei moduli A (prof. d’Arcangelo), B (prof. d’Arcangelo) e C (prof. Lucchetti) del corso, più una domanda a risposta aperta riguardante la comprensione della lettura a scelta.
La seconda prevede la redazione di una tesina di ricerca: partendo da una fonte inedita, che sia un documento scritto (un ricettario, un menù, una cronaca etc.) o una memoria orale (ricordi o interviste a persone ancora in vita testimoni di memorie significative), si cercherà di ricostruire la storia di un prodotto, di una ricetta, di una tradizione conviviale o di un cibo rituale, a libera scelta di ogni studente, secondo le proprie inclinazioni personali di interessi o appartenenze culturali e territoriali. È sempre comunque richiesto che lo studente proponga preliminarmente il soggetto scelto per approvazione al docente. Il lavoro dovrà consistere in almeno tre pagine corredate di bibliografia ed elenco delle fonti adoperate. Sarà richiesta tassativamente la lettura e la consultazione di testi appositamente ricercati e consultati in biblioteca, e non esclusivamente una raccolta di nozioni formata dalla navigazione generica su siti web.
Per entrambe le prove saranno oggetto di attenta valutazione la correttezza e l’accuratezza della scrittura.

Altre informazioni

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