Obiettivi formativi
Il corso si propone di promuovere le conoscenze teoriche avanzate, le competenze metodologiche e le abilità relazionali e tecniche necessarie allo Psicologo per intervenire in termini e con obiettivi psicologici in diversi ambienti sanitari, educativi, sociali, organizzativi. Il corso si pone inoltre l’obiettivo di stimolare la capacità riflessiva e autoriflessiva degli studenti, favorire la loro autonomia di giudizio rispetto ai molteplici modelli di intervento presentati e sviluppare una buona capacità di comunicare efficacemente e rigorosamente gli aspetti indagati e appresi.
Prerequisiti
Conoscenze di Psicologia dello sviluppo, Psicologia sociale, Psicologia clinica e Metodologia della ricerca.
Contenuti dell'insegnamento
La competenza psicologica è un costrutto multi-componenziale. L’intervento psicologico, infatti, è una pratica che implica diversi processi intrapersonali, interpersonali, sociali, culturali e istituzionali; per questo uno psicologo deve poter contare su diversi livelli di competenza. La competenza psicologica può, in questo senso, essere rappresentata da un’immagine prismatica le cui diverse e interconnesse facce sono: la competenza tecnica e quella relazionale, la sensibilità al contesto, l’auto-riflessività e la consapevolezza sociale. La complessità dell’intervento psicologico e dei numerosi diversi ambiti in cui esso può svolgersi comporta pertanto che i diversi elementi che tradizionalmente sono indicati essere alla base della realizzazione di un intervento psicologico (le caratteristiche e la funzione dell'atteggiamento psicologico, il setting nelle sue diverse forme, lo sviluppo del dialogo clinico, l'analisi della domanda, la relazione psicologo-cliente) vengano oggi declinati in riferimento allo sviluppo ed implementazione di tali molteplici ed interrelati livelli di competenza.
Programma esteso
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Bibliografia
Libri
Grasso, M., Cordella, B., Pennella, A.R. (2004) Metodologia dell’intervento in psicologia clinica. Roma: Carocci. (tranne capp. 4 e 5).
Fruggeri, L. (1998) Famiglie, 2° parte. Roma: Carocci.
Capitoli di libri:
Fruggeri, L. (1999) Il modello sistemico. Dalla terapia della famiglia agli interventi in contesti complessi. In O. Codispoti Battacchi, C. Clementel (a cura di), Psicologia Clinica. Roma: Carocci, pp. 73-88.
Caretti, V., Craparo, G., Schimmenti, A. (a cura di) (2013). Memorie traumatiche e mentalizzazione: teoria, ricerca e clinica. Roma: Astrolabio, Capp. 1 (pp. 17-36) e 10 (pp. 169-182).
Grotstein, J.S. (2009). Il modello kleiniano-bioniano. Volume secondo. Applicazioni cliniche. Milano: Raffaello Cortina, 2011. Capp: 1, 2, 3, 4, pp. 5-67.
Ferro, A. (a cura di) (2013) Psicoanalisi oggi. Roma: Carocci. Cap. 4, pp. 175-220.
Ferruta, A. (2018). Esperienze psicoanalitiche. In T. Bastianini e A. Ferruta (a cura di), La cura psicoanalitica contemporanea. Roma: Giovanni Fioriti, pp. 18-36.
Articoli:
Fruggeri, L. (2012) Different levels of psychotherapeutic competence. Journal of Family Therapy, 34, 91-105.
Fruggeri, L. (2014) La competenza psicoterapeutica: un costrutto multicomponenziale. Ricerca Psicoanalitica: Rivista della relazione in Psicoanalisi, 1, 9-21.
GLI ARTICOLI E I CAPITOLI IN LIBRO SARANNO DISPONIBILI BIBLIOTECA
ALTRE LETTURE SARANNO CONSIGLIATE DURANTE IL CORSO
Metodi didattici
Al fine di favorire l’acquisizione della capacità di applicazione delle conoscenze nella pratica professionale, l’autonomia di giudizio e la capacità comunicativa, il corso si articolerà in diversi moduli tematici che prevedono l’utilizzo di lezioni frontali, lavori in sottogruppo, visione di filmati, incontri con psicologi professionisti che lavorano in diversi contesti socio-sanitari-educativi e con diverse tipologie di clienti.
Modalità verifica apprendimento
La verifica prevede un esame scritto di un’ora con tre domande aperte che oltre a valutare le conoscenze e le competenze acquisite, permetterà di valutare l’autonomia di giudizio, la capacità di comunicare e di applicare le competenze alla pratica professionale. Ogni risposta è valutata da 0 a 10 punti (0 = assenza di risposta; 2 = errori gravi; 4 = risposta con qualche errore o inesattezza concettuale; 6 = presenza sufficiente dei contenuti richiesti ma senza rielaborazione critica; 8 = padronanza dei contenuti, buona rielaborazione critica e chiarezza espositiva; 10= eccellente accuratezza contenutistica, chiarezza espositiva e capacità di argomentare e rielaborare in modo critico). La valutazione complessiva, espressa in trentesimi, deriva dalla somma delle valutazioni delle singole risposte.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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