Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un quadro generale della formazione e delle trasformazioni della disciplina antropologica. A questo scopo, saranno presentate le più rilevanti teorie e scuole di pensiero antropologiche, dalla fine del XIX secolo fino agli orientamenti contemporanei, situandoli nella loro epoca storica (primo descrittore di Dublino). Il quadro delineato permetterà allo studente di orientarsi in modo critico nella disciplina e nella comprensione dei processi di trasformazione sociali ed epistemologici legati all’espasione coloniale europea (secondo e terzo descrittori di Dublino).
Contenuti dell'insegnamento
Il corso presenta le principali teorie e scuole di pensiero dell’antropologia inserendole nel contesto socio-politico in cui sono maturate, ovvero le società euro-occidentali e il processo di espansione coloniale europea. Verranno esaminati le correnti evoluzioniste (Tylor, Morgan), il diffusionismo, il “particolarismo storico” di Boas, le prime esperienze di ricerca sul campo, la scuola “sociologica” francese (Durkheim, Mauss), l’antropologia culturale americana (Kroeber, Benedict, Mead), l’antropologia funzionalista britannica (Malinowski, Radcliffe-Brown), e le sue evoluzioni critiche (Leach, Gluckman), lo strutturalismo (Lévi-Strauss), l’antropologia marxista, l’antropologia in Italia, l’antropologia post-moderna. Una particolare attenzione verrà dedicata alla storia dell’antropologia delle donne e femminista e al suo progetto scientifico.
Bibliografia
• Ugo Fabietti, Storia dell’antropologia, Bologna, Zanichelli, 1991 [terza ediz., 2011].
• Alice Bellagamba, “Antropologia, femminismo e studi di genere. Esperienze straniere e italiane”, in Gli studi delle donne in Italia, a cura di Paola di Cori e Donatella Barazzetti, Roma, Carocci, 2001, pp. 97-117.
• Nicole-Claude Mathieu, "Critiche epistemologiche sulla problematica dei sessi nel discorso etno-antropologico", in dwf, Donne Ritrovate, numero 10-11, 1989, pp. 8-54 (testo reperibile sulla piattaforma Dolly in formato PDF).
• Paola Tabet, “Mani, strumenti, armi”, in Le dita tagliate, Roma, Ediesse, 2014, pp. 179-248.
I testi di Bellagamba e Tabet saranno a disposizione nella Dispensa di Storia e teorie dell’antropologia a.a. 2015/16.
Oltre ai testi sopraindicati, gli studenti porteranno a scelta i testi di due tra i seguenti autori. Tali testi saranno a disposizione nella Dispensa di Storia e teorie dell’antropologia a.a. 2015/16:
• Franz Boas, “I limiti del metodo comparativo dell’antropologia”, in Antropologia Culturale, 1970, a cura di Bonin e Marazzi, Milano, Hoepli, pp. 127-135;
• Marcel Mauss, “Una categoria dello spirito umano; la nozione di persona, quella di «io»” in Teoria generale della magia, 2000, Torino, Einaudi, pp. 351-381;
• Alfred R. Radcliffe-Brown, “Concetto di funzione nelle scienze sociali”, in Antropologia Culturale, 1970, a cura di Bonin e Marazzi, Milano, Hoepli, pp. 223-242;
• Margareth Mead, “Il significato delle domande che ci poniamo”, “Sesso e temperamento”, in Maschio e femmina, 1991, Milano, Oscar Mondadori, pp. 13-28, pp. 120-151;
• Claude Lévi-Strauss, “Il concetto di struttura in etnologia”, in Antropologia Strutturale, Milano, Il Saggiatore, pp. 309-356;
• Ernesto de Martino, “Crisi della presenza e crisi del cordoglio”, in Morte e pianto rituale. Dal lamento funebre antico al pianto di Maria, 1983, Torino, Boringhieri, pp. 12- 56;
• Michelle Zimbalist Rosaldo, 1979, “Lavoro domestico e attività pubblica: sul ruolo sociale dei sessi”, in Miceli Rosaria, Oppressione della donna e ricerca antropologica, Roma, Savelli Editore, pp. 27-58.
• James Clifford, “Sull’autorità etnografica”, in I frutti puri impazziscono. Etnografia, letteratura e arte nel secolo XX, 1999, Torino, Bollati Boringhieri, pp. 35-72.
Metodi didattici
L’insegnamento si svolgerà attraverso lezioni frontali durante le quali gli studenti verranno invitati a partecipare appropriandosi di categorie e teorie discusse in classe.
Modalità verifica apprendimento
Modalità di verifica finale : esame orale.
L’esame consisterà in una verifica delle conoscenze e delle competenze teoriche acquisite durante il corso attraverso la collocazione storica e geografica degli antropologi e delle loro teorie, con particolare attenzione alle esperienze di ricerca sul campo.